Ancora pochi i bambini che praticano uno sport

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 10/12/2013 Aggiornato il 10/12/2013

Una ricerca del ministero della Salute svela che la percentuale di bimbi che svolgono uno sport con regolarità è ancora oggi insufficiente. Troppi preferiscono tablet e tv... 

Ancora pochi i bambini che praticano uno sport

La situazione è leggermente migliorata, ma non tanto come vorrebbero gli esperti. Il numero di bambini che svolge una regolare attività fisica o uno sport rimane ancora basso. Lo svelano i dati raccolti da OKkio alla Salute, il sistema di sorveglianza del Ministero della Salute e del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità. Dal 2007, fra le altre cose, il sistema si occupa anche di monitorare il peso dei ragazzi, il loro stile alimentare, l’attività fisica praticata e le iniziative scolastiche mirate alla promozione di uno stile di vita.

Ancora troppo pochi

L’ultima analisi è stata condotta sugli alunni che hanno frequentato la scuola primaria nel 2012. È emerso che la percentuale di quelli che praticano un’attività fisica o uno sport è lievemente aumentata rispetto all’anno precedente. Tuttavia, questo incremento non è sufficiente per dichiarare i ragazzi “fuori pericolo”. Infatti, occorre considerare che la sedentarietà si associa a un maggior rischio di sovrappeso, obesità, scarsa autostima, difficoltà relazionali e problemi psicologici, come ansia e depressione.

Tanti benefici dall’attività fisica

Lo sport, al contrario, apporta una serie di indiscutibili vantaggi. A livello fisico, protegge la salute del cuore e del sistema cardiovascolare. Inoltre, favorisce uno sviluppo armonioso dell’apparato locomotore e del sistema endocrino-metabolico. Migliora anche le capacità respiratorie e il peso corporeo. A livello psicologico, l’attività fisica promuove l’autostima e la sicurezza in se stessi. Insegna anche a essere più disciplinati e caparbi, oltre a trasmettere valori importanti come il rispetto per se stessi e l’avversario, l’importanza della fatica e dell’impegno per ottenere un risultato.

L’avvertimento dell’Oms

L’Organizzazione mondiale della sanità ricorda che i ragazzi tra i 5 e i 17 anni dovrebbero praticare ogni giorno almeno 60 minuti di attività fisica di intensità da moderata a elevata. Qualsiasi sport va bene, l’importante è che piaccia al bambino, che non deve viverlo come un obbligo, e che sia adatto alla sua età. È importante anche abituare il piccolo a condurre uno stile di vita attivo, per esempio spronandolo a giocare all’aperto, a correre al parco, ad andare a piedi il più possibile, limitando il tempo dedicato ai giochi sedentari, come pc e videogames. 

In breve

NON FORZARE IL BAMBINO

Il bambino deve essere libero di esprimere se stesso e le sue inclinazioni, scegliendo l’attività fisica che più gli piace, senza forzature esterne. Solo così potrà essere appagato e sereno.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Si può dare l’acqua ai piccolissimi?

22/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Ad allattamento ben avviato, quindi più o meno dopo le prime settimane di vita, se ragionevolmente si ritiene che il bebè possa avere sete (o se si notano segni di disidratazione, come il pannolino asciutto per molte ore) gli si possono offrire piccole quantità d'acqua. Se fa numerose poppate nell'arco...  »

Coppia con bisnonni in comune: ci sono rischi per i figli?

22/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Il grado di parentela dovuto a bisnonni in comune non aumenta la probabilità di concepire figli con malattie ereditarie. A meno che vi siano persone malate o disabili tra i consanguinei in comune,   »

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti