Andrà bene a scuola? Lo può anticipare già il test neonatale

Metella Ronconi A cura di Metella Ronconi Pubblicato il 09/10/2020 Aggiornato il 12/09/2024

Uno studio australiano ha misurato per la prima volta una correlazione tra il test neonatale condotto a pochi minuti dalla nascita e il rendimento scolastico all'età di otto anni. Un basso indice del test di Apgar può indicare futuri scarsi successi scolastici

Andrà bene a scuola? Lo può anticipare già il test neonatale

L’indice di Apgar è un test che viene eseguito alla nascita e che valuta la vitalità e l’efficienza delle funzioni vitali primarie del neonato. Secondo i risultati di uno studio australiano, un punteggio basso di questo test neonatale comporterebbe un maggiore rischio di ottenere un rendimento scolastico scarso durante la scuola primaria, soprattutto nei campi legati alla scrittura e al calcolo.

Cinque parametri importanti

Questo test, che prende il nome da un’anestesista statunitense che lo ideò nel 1952, misura cinque segni fisiologici: ritmo cardiaco, attività respiratoria, i riflessi, il tono muscolare e il colorito della pelle. L’indice di Apgar si basa su questi cinque parametri di base (valutati basandosi sull’osservazione), a ciascuno dei quali si assegna un punteggio da zero a due: il valore massimo possibile dell’indice è quindi 10.

In base al punteggio è possibile suddividere i neonati in 3 gruppi: il punteggio da 7 a 10 individua un neonato normale, vitale e sano; punteggi che vanno da 4 a 7 definiscono moderatamente a rischio il neonato; punteggi che vanno da 0 a 3 indicano un rischio altissimo per il neonato.

La ricerca australiana

Con la collaborazione di accademici di altri paesi, i ricercatori dell’University of Adelaide e della Monash University  di Melbourne hanno misurato in particolare la correlazione tra indice Apgar e rendimento scolastico all’età di 8 anni: la ricerca ha coinvolto 60 mila bambini che hanno frequentato scuole elementari dal 2008 al 2015. I bambini che alla nascita avevano registrato un indice minore o uguale a 6, in terza elementare erano a più alto rischio di raggiungere solo lo standard minimo. Mentre altri studi hanno stabilito modesti legami fra il punteggio Apgar e basse funzioni cognitive, secondo il responsabile dello studio Engida Yisma, docente della School of Public Health dell’University of Adelaide, la nuova ricerca ha potuto mostrare che le associazioni tra le due misure sono molto evidenti nei campi della scrittura e del calcolo.

 

 
 
 

Da sapere!

Saranno necessari ulteriori studi e approfondimenti, ma la scoperta è significativa e se confermata potrebbe rappresentare la base per alcuni interventi volti a stimolare le abilità cognitive nei neonati e bambini più piccoli.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Pancione e traumi: quando preoccuparsi?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Durante la gravidanza, in seguito a un infortunio la verifica che tutto sta procedendo al meglio è una pancia sempre bella morbida e soffice. Qualora la pancia dovesse indurirsi ed essere molto tesa oppure dovessero comparire dolori simili a quelli del ciclo mestruale, potremmo essere di fronte a contrazioni...  »

A 5 settimane l’embrione non si vede

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Nella 5^ settimana di gravidanza non è motivo di allarme non visualizzare l'embrione con il battito del cuoricino. In questa epoca quello che conta è individuare in utero la camera gestazionale.   »

Fai la tua domanda agli specialisti