Antibiotici: perché è importante non abusarne

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 23/06/2015 Aggiornato il 23/06/2015

L’uso di antibiotici nei bambini ha raggiunti livelli preoccupanti. Tra gli effetti, un maggior rischio di ammalarsi da grandi

Antibiotici: perché è importante non abusarne

Un eccesso di antibiotici è dannoso per diversi motivi. Il primo lo conosciamo già: un uso scorretto favorisce il diffondersi di resistenze. La resistenza è la capacità di un microrganismo di resistere all’azione di un antibiotico, che diventa inefficace nei confronti di quell’agente infettivo. Il secondo motivo è stato ipotizzato da uno studio statunitense condotto all’università del Minnesota: l’eccesso di antibiotici in età infantile è una delle possibili cause dello sviluppo, da adulti, di malattie a carico del sistema immunitario, come le allergie.

Sotto attacco la flora intestinale

Diverse ricerche stanno dimostrando il ruolo sempre più importante del microbiota intestinale, la popolazione di batteri che vive all’interno del tratto digerente. L’utilizzo errato degli antibiotici, che vanno a colpire proprio i microrganismi che popolano stomaco e intestino, può rappresentare un rischio. Per dimostrare che un eccesso di antibiotici è dannoso per diversi motivi, gli scienziati hanno studiato il legame tra l’assunzione di questi farmaci, il cambiamento della flora intestinale e lo sviluppo di malattie a carico del sistema immunitario in età adulta. Secondo questa ipotesi, alcuni microrganismi intestinali sono in grado di influenzare lo sviluppo delle cellule del sistema immunitario. L’assunzione di antibiotici altererebbe questo meccanismo e, anche quando la flora viene ristabilita, i danni restano.

La situazione in Italia

Oggi l’Italia è ai primi posti in Europa per il consumo di antibiotici, che sono i farmaci più utilizzati in età pediatrica. Recenti studi hanno dimostrato che circa un quarto dei farmaci utilizzati nei bambini sono antibiotici: l’uso inappropriato è ben documentato per alcune infezioni respiratorie di origine virale come influenza e sindromi simil-influenzali. Colpa di prescrizioni inappropriate, ma anche di un uso scorretto da parte dei genitori. Recentemente una Consensus conference promossa dalla Società di Pediatria Preventiva e Sociale, ha fornito ai pediatri e ai medici di medicina generale indicazioni aggiornate sull’utilizzo di questi farmaci nei bambini.

Le indicazioni da seguire

Ai genitori, bisogna ricordare che gli antibiotici non vanno somministrati senza la prescrizione medica e non servono per curare l’influenza, infezioni virali o raffreddori non provocati da origine batterica. Per non sminuirne gli effetti, la cura dovrebbe sempre essere seguita in maniera scrupolosa, ai dosaggi raccomandati dal pediatra, con il numero di dosi indicate nell’arco della giornata e per tutto il tempo utile a ottenere la completa eliminazione dei batteri che hanno causato la malattia, di solito non meno di 7-10 giorni. E infine non bisogna mai utilizzare una confezione già aperta e utilizzata in precedenza.

 

 
 
 

lo sapevi che?

L’Italia risulta tra i Paesi europei con i livelli più elevati di antibiotico-resistenza. Negli ultimi 5 anni il fenomeno è aumentato: se nel 2003 si attestava intorno al 21%, oggi ha superato il 35%.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Fratello e sorella (solo da parte di madre) possono avere figli sani?

22/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

I figli di consanguinei hanno un alto rischio di nascere con anomalie genetiche e disturbi del neurosviluppo. Questa è la principale ragione per la quale nelle società organizzate sono vietate le unioni tra parenti stretti.   »

Dopo un aborto spontaneo quanto tempo ci vuole per cominciare un’altra gravidanza?

15/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Se un primo concepimento è avvenuto in pochi mesi, ci sono altissime probabilità (addirittura il 100%!) di avviare una nuova gravidanza entro sei mesi dall'aborto spontaneo.   »

Si può ridatare la gravidanza una seconda volta?

14/06/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La ridatazione ecografica può essere eseguita una volta sola nel primo trimestre (quando c'è più di una settimana di differenza tra il calendario ostetrico e le dimensioni effettive del feto), dopodiché se il bambino risulta più piccolo dell'atteso non si può più attribuire il dato a un concepimento...  »

Fai la tua domanda agli specialisti