Atti di autolesionismo per 1 ragazzo su 5

Metella Ronconi A cura di Metella Ronconi Pubblicato il 25/10/2019 Aggiornato il 25/10/2019

Secondo i dati dell’ospedale Pediatrico Bambino Gesù, almeno 1 adolescente su 5, anche se solo occasionalmente, si è autoinferto tagli e ferite. Attenzione ai campanelli d’allarme

Atti di autolesionismo per 1 ragazzo su 5

Sui 4.000 suicidi all’anno registrati nel nostro Paese, oltre il 5% è compiuto da giovani sotto i 24 anni, anche se, secondo gli ultimi dati Istat che riguardano il periodo dal 1995 al 2017, il numero si è ridotto del 14%. A fronte di questa diminuzione, però, sono cresciuti i casi di autolesionismo che  in Italia riguarda il 20% dei ragazzi.

Una vera e propria emergenza

Secondo i dati forniti dall’ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, un ragazzo su cinque ha compiuto, in modo continuativo o sporadico, episodi di autolesionismo, come tagli, graffi e piccole ferite autoprovocate. Nell’ospedale, le richieste urgenti in Pronto soccorso per ideazione e comportamento suicidario sono aumentate: si è passati dai 12 casi del 2011 ai 237 del 2018. Tra questi ci sono anche bambini di 10-11 anni.

Ancora scarsa attenzione

Lo scorso anno, sempre in Pronto soccorso, sono state effettuate quasi 1.000 consulenze neuropsichiatriche con un aumento del 24% rispetto al 2017. Stefano Vicari, responsabile di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dell’ospedale Bambino Gesù, ha affermato che si tratta di una vera emergenza, sia perché l’attenzione sul fenomeno è ancora troppo bassa e quindi i genitori e la scuola fanno fatica a rilevarlo, sia perché l’offerta assistenziale, ovvero i luoghi di cura possibili, nel nostro Paese è limitatissima. Benché il numero dei decessi si sia ridotto, il suicidio rimane comunque la seconda causa di morte nella fascia d’età tra i 15 e i 29 anni, in linea con la media mondiale. Al Bambino Gesù, le richieste urgenti in Pronto soccorso per ideazione e comportamento suicidario sono aumentate di 20 volte in 8 anni.

Intervenire subito per evitare il peggio

I ragazzi con disturbi mentali vivono una situazione di estrema sofferenza, la loro difficoltà diventa quella della famiglia, che entra in crisi. I genitori si sentono responsabili e tendono a nascondere la realtà che stanno vivendo, oppressi dallo stigma sociale. I tentativi di suicidio, gli atti di autolesionismo e più in generale i disturbi mentali tra giovani e giovanissimi, invece, sono temi delicati ma che vanno portati alla luce. Aggiunge Vicari: “bisogna far conoscere questo fenomeno per poterlo affrontare in tempi rapidi e con efficacia; i dati dimostrano che un bambino o un ragazzo che si taglia è a potenziale rischio di suicidio. Intervenire precocemente è il solo mezzo per interrompere questa spirale pericolosissima”.

 

 
 
 

Da sapere!

All’ospedale Bambino Gesù è attivo 24 ore su 24 Lucy, un servizio di consulenza neuropsichiatrica gratuita al numero 06.6859.2265, rivolto a bambini e ragazzi minori di 18 anni, ai loro genitori e a tutti coloro che vengono a contatto con situazioni che richiedono un pronto intervento psicologico-neuropsichiatrico. 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti