Autismo: test su sangue e urine per diagnosi precoce

Roberta Camisasca A cura di Roberta Camisasca Pubblicato il 06/04/2018 Aggiornato il 04/08/2018

La diagnosi precoce di autismo è fondamentale perché, più gli interventi sono tempestivi, migliori sono i risultati. In arrivo un test su sangue e urine

Autismo: test su sangue e urine per diagnosi precoce

Alcuni ricercatori inglesi dell’Università di Warwick hanno sviluppato un nuovo test del sangue e delle urine in grado di rilevare con molto anticipo l’ autismo nei bambini, partendo dalla considerazione che i piccoli senza il disturbo dello spettro autistico avevano livelli più bassi di danni alle proteine rispetto a quelli affetti da autismo.

Origine genetica ma non solo

L’ autismo è una patologia del neurosviluppo caratterizzata da un’organizzazione atipica di alcune funzioni mentali e delle relative aree del cervello. L’origine è genetica, ma sono implicati anche fattori ambientali, come l’esposizione ad agenti inquinanti durante la gravidanza. Altri elementi di rischio sono l’età avanzata dei genitori (soprattutto del papà), il basso peso alla nascita e forte prematurità.

Fenomeno in crescita

Secondo gli studi più recenti, nel mondo 1 bambino ogni 100 presenta un disturbo dello spettro autistico, ma il fenomeno è dato in crescita. In Italia il problema coinvolge circa 500mila famiglie. L’intervento precoce è fondamentale: équipe specializzate e multidisciplinari oggi sono in grado di fare diagnosi già a 2-3 anni, a 4 nelle situazioni più complesse e la diagnosi viene svolta esclusivamente con valutazioni comportamentali da parte dei medici. Questo nuovo test del sangue e delle urine potrebbe aiutare a diagnosticare in modo più preciso e precoce questa condizione.

Rilevate alterazioni

Per sviluppare questo test del sangue e delle urine, i ricercatori hanno cercato analizzato 38 bambini autistici e 31 sani tra i 5 e i 12 anni. Dalle analisi è emerso che nei bambini con autismo i livelli di danni alle proteine erano più elevati nel plasma sanguigno: i livelli elevati riguardavano un marker di stress ossidativo (dityrosine) e alcuni composti modificati dello zucchero, chiamati prodotti di glicazione avanzata (Age). Il prossimo passo sarà quello di replicare le scoperte dello studio in altri gruppi più ampi di bambini.

Non tutti sono d’accordo

“Questo studio potrebbe fornire indizi sul perché alcuni bambini sviluppano autismo, ma non fornisce un nuovo metodo per la diagnosi”, replicano gli specialisti di Autistica, l’ente britannico di ricerca sull’autismo. “Non si sa neppure se questa tecnica potrà rilevare la differenza tra autismo, Adhd, ansia o altre condizioni simili. Il modo migliore per diagnosticare l’autismo nei bambini – concludono – restano l’intervista clinica e l’osservazione”.

 
 
 

Lo sapevi che?

L’esordio dell’autismo è precoce (fra i 14 e i 28 mesi) e dura per tutta la vita. Circa il 50% delle persone con autismo presenta anche una disabilità cognitiva.

 

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