Bambini: ancora disagi a causa del lockdown

Metella Ronconi A cura di Metella Ronconi Pubblicato il 17/07/2020 Aggiornato il 17/07/2020

Il periodo di lockdown ha portato disagi e problematiche comportamentali per bambini e adolescenti: lo rivela un’indagine del Gaslini di Genova

Bambini: ancora disagi a causa del lockdown

Il 65% dei bambini italiani sotto i 6 anni e il 71% di quelli al di sopra dei 6 anni, dopo il periodo di lockdown hanno sofferto disagi e problematiche comportamentali. A fotografare l’impatto psicologico della pandemia Covid-19 sulle famiglie italiane è stata un’indagine promossa dall’Irccs Giannina Gaslini e dall’università di Genova.

I segni dello stress nei bambini

L’indagine è stata avviata a quindici giorni di distanza dall’inizio del lockdown e ha visto l’adesione di 6.800 persone da tutta Italia (in particolare dalle regioni del Nord e alta Toscana), di cui quasi la metà (3.245) con figli minorenni. 

Dall’analisi delle risposte è emerso che la situazione di isolamento ha determinato una condizione di stress con ripercussioni non solo sulla salute fisica ma anche su quella emozionale-psichica, sia dei genitori sia dei piccoli e degli adolescenti.

Acuite le paure dell’infanzia

Il lockdown, ha spiegato Paolo Petralia, direttore generale dell’Istituto Gaslini di Genova, ha segnato i bambini con vari tipi di regressione, problemi che magari erano stati superati e che si sono ripresentati, come la paura del buio e il pianto inconsolabile, difficoltà di addormentamento e ansia da separazione. Le parole chiave riportate anche attraverso i disegni dei bambini al di sotto dei 6 anni sono state «ho paura» e «brutto». Per i bambini più grandi, invece, c’è stata la difficoltà ad addormentarsi e a svegliarsi, con una importante alterazione del ritmo sonno-veglia. Altri sintomi rilevati sono stati l’ossessione per la pulizia, sensazione di fiato corto (quindi con somatizzazione del problema), scarsa collaborazione alle faccende domestiche, abuso dei media, un’aumentata instabilità emotiva con irritabilità e cambiamenti dell’umore.

Recuperare la routine

Per gli esperti tutte le manifestazioni di disagio emerse dall’indagine sono conseguenza della perdita delle routine. Per questo sono state offerte delle indicazioni ai genitori per riportare la situazione in carreggiata. La prima indicazione consiste proprio nel ridefinire la routine includendo attività di gioco e di movimento. Occorre quindi assegnare specifiche attività non facendo però scegliere a bambini e ragazzi le modalità con le quali trascorrere il tempo, per evitare il disperdersi nella Rete con tante ore trascorse davanti allo schermo.

 

 
 
 

Da sapere!

Questa ricerca ha confermato l’ampiezza del fenomeno, avvertito in tutte le famiglie italiane, ed è stata un ulteriore stimolo a recuperare al più presto, pur con le necessarie precauzioni, le opportunità di interazione diretta tra coetanei, strumento essenziale per lo sviluppo emotivo e l’acquisizione di competenze.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti