Bambini on line: da soli 7 su 10

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 08/02/2013 Aggiornato il 08/02/2013

Da una ricerca del Moige, Movimento italiano genitori, in collaborazione con l’Itci, Istituto di terapia cognitivo interpersonale, sull’uso di internet da parte dei minori, è emerso che 7 bambini su 10 stanno on line da soli. Blando il controllo da parte dei genitori

Bambini on line: da soli 7 su 10

Da una ricerca del Moige, Movimento italiano genitori, in collaborazione con l’Itci, Istituto di terapia cognitivo interpersonale, sull’uso di internet da parte dei minori, e condotta su un campione di circa mille minori in Italia, è risultato che 7 bambini su 10 stanno on line senza il controllo dei genitori e la quasi totalità si collega a internet tutti i giorni.

Tutti i giorni

Nove minori su 10 (l’87,8%) navigano in rete tutti i giorni. Il 18% degli intervistati afferma di trascorrere in rete più di 3 ore al giorno: di questi, 5 su 10 (50, 5%) ha dagli 11 ai 13 anni. Sono invece circa l’8% i bambini che stanno on line per più di 5 ore e hanno meno di 10 anni.

Da soli

6 intervistati su 10 (57,6%) hanno risposto che sono da soli quando utilizzano internet. Allarmanti le percentuali rilevate secondo le fasce di età: i bambini dai 6 ai 10 anni che stanno on line senza la presenza del genitore sono il 31,2%, addirittura 7 su 10 (72,5%) per la fascia dagli 11 ai 13 anni, fino ad arrivare alla quasi totalità nella fascia che prevede i ragazzi dai 14 ai 20 (8 ragazzi su 10 sono privi del controllo diretto di un adulto).

Per socializzare

La socializzazione e il divertimento sono i motivi principali che appassionano i ragazzi al web: chattare risulta così l’attività preferita dai giovani internauti.

Internet è diventato un “luogo” di incontro: il 26% degli intervistati lo utilizza per trovare nuove amicizie, il 15% dei ragazzi afferma di possedere in egual numero amici su Internet rispetto al mondo reale e addirittura l’8% afferma di possederne di più sul web. I social network sono molto utilizzati. Facebook la fa da padrone: quasi 9 ragazzi su 10 lo preferiscono.

Ancora più preoccupanti sono i dati riscontrati per gli appuntamenti al buio: il 14% degli intervistati ha incontrato le persone conosciute su Internet e il 13% dei ragazzi tra i 14 e i 20 anni ha scambiato il suo numero di cellulare con gli estranei contattati tramite chat.

Controlli superficiali e sporadici

Sembra prevalere un “controllo ambientale generico” da parte dei genitori. Le misure di controllo e prevenzione adottate dai genitori, infatti, sono molto blande: solo il 18,6% impartisce dei limiti di tempo nell’utilizzo del computer ai loro figli contro un 35% che non si è mai posto questo problema. Per quanto riguarda la fascia d’età 6-10, solo 3 genitori su 10 (32,7%) sono attenti all’utilizzo che i loro figli fanno di internet. 

“Nel 2012 sono stati 78 gli arresti effettuati per pedofilia online, con 335 denunce, 30.204 siti monitorati, 412 perquisizioni effettuate e 461 siti web pedopornografici inseriti in black list – dichiara Antonio Apruzzese, direttore della Polizia postale e delle comunicazioni -. Dobbiamo cercare di dare ai giovani gli strumenti giusti con cui approcciare in modo sicuro alla nuova dimensione planetaria che la rete offre alle loro idee, al desiderio di informazione e di conoscenza”.

In breve

UN PROGETTO PER UN WEB SICURO

“Per un web sicuro” è un progetto promosso nel 2012 dal Moige, Movimento italiano genitori, con l’obiettivo di fornire a ragazzi, genitori e insegnanti tutte le informazioni necessarie per un corretto e responsabile uso della rete. Nel 2012 la campagna, realizzata in collaborazione con Trend Micro, Cisco e Polizia postale e delle comunicazioni e con il patrocinio di Anp, Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola, ha coinvolto 30 scuole medie in 6 regioni italiane (Lazio, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Campania, Puglia) con la partecipazione di oltre 10.000 studenti e 21.000 adulti fra genitori e docenti.
Nel 2013 il progetto riparte con la seconda edizione, promossa sempre da Moige, TrendMicro e Cisco, in partnership con Google Italy e in collaborazione con Polizia postale e delle comunicazioni. Oltre a coinvolgere docenti, alunni e genitori, questa nuova edizione apre la possibilità anche ai nonni dei ragazzi di ricevere tutte le informazioni necessarie per un corretto e responsabile uso della rete. Il progetto coinvolgerà 7.000 alunni di 25 scuole medie italiane, 12.000 genitori e 18.000 nonni. 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Fratello e sorella (solo da parte di madre) possono avere figli sani?

22/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

I figli di consanguinei hanno un alto rischio di nascere con anomalie genetiche e disturbi del neurosviluppo. Questa è la principale ragione per la quale nelle società organizzate sono vietate le unioni tra parenti stretti.   »

Dopo un aborto spontaneo quanto tempo ci vuole per cominciare un’altra gravidanza?

15/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Se un primo concepimento è avvenuto in pochi mesi, ci sono altissime probabilità (addirittura il 100%!) di avviare una nuova gravidanza entro sei mesi dall'aborto spontaneo.   »

Si può ridatare la gravidanza una seconda volta?

14/06/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La ridatazione ecografica può essere eseguita una volta sola nel primo trimestre (quando c'è più di una settimana di differenza tra il calendario ostetrico e le dimensioni effettive del feto), dopodiché se il bambino risulta più piccolo dell'atteso non si può più attribuire il dato a un concepimento...  »

Fai la tua domanda agli specialisti