Il bambino è pigro? Soffrirà di più

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 16/08/2016 Aggiornato il 16/08/2016

Per proteggere il bambino da disturbi dolorosi, come il mal di testa, bisogna evitare che sia troppo pigro

Il bambino è pigro? Soffrirà di più

Una regolare attività fisica praticata durante l’età della crescita favorisce un sano sviluppo dei tessuti muscolo-scheletrici, del sistema cardiovascolare ed endocrino-metabolico. Inoltre, stimola la coordinazione e la capacità di controllo dei movimenti e facilita il mantenimento del peso ideale. Per i bambini e i ragazzi è, quindi, molto importante fare sport, anche per l’aumento della fiducia in se stessi che ne deriva, per la facilità di stabilire rapporti sociali e per sopportare meglio lo stress. Ma soprattutto, un’attività sportiva ha anche il merito di tenere alla larga dai bambini alcuni disturbi. Al contrario, se il bambino è pigro è destinato a soffrire di più.

Troppo web, poco sport

È quanto rivela una ricerca condotta all’Università della Finlandia Orientale nell’ambito dello studio, tuttora in corso, intitolato Physical activity and nutrition in children (Panic) – attività fisica e nutrizione nei bambini. La ricerca ha riguardato 439 minori, la cui forma fisica è stata valutata dai ricercatori, insieme alle loro abitudini: le ore quotidiane trascorse davanti a uno schermo(tv, pc o tablet), gli hobby sedentari, il tempo dedicato alle attività sportive e altro. Dalle indagini è emerso che il bambino pigro sente più dolore: maggiore era il tempo trascorso dai piccoli in attività sedentarie e più elevato era il rischio che i bimbi presentassero una condizione dolorosa, come ripetuti attacchi di cefalea. Analogamente, minore risultava la forma fisica dei piccoli e maggiore era la frequenza di condizioni dolorose lamentate. Inoltre, l’esperienza del dolore in età pediatrica e in adolescenza persiste spesso anche da adulti. Perciò è importante analizzare bene fin da piccoli tutti i fattori che possono contribuire al cronicizzarsi di certe condizioni dolorose.

 

 

 
 
 

In breve

TANTI I DANNI DELLA SEDENTARIETA’

La sedentarietà è associata, anche nei bambini, a elevati fattori di rischio per la salute. Prolungati e abituali comportamenti sedentari sono stati associati a un incremento di grasso corporeo, sovrappeso e ipertensione: alcuni studi trasversali hanno rilevato come favoriscano la comparsa di sintomi depressivi e scarsa autostima anche nei giovani.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Gravidanza criptica: vuol dire che il test non la rileva?

17/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Si parla di gravidanza critica quando la donna ignora la possibilità di essere incinta quindi non effettua alcun accertamento per scoprirla.   »

Gravidanza a 43 anni e test del DNA fetale dopo la translucenza: cosa aspettarsi?

17/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

A 43 anni di età, avere una gravidanza che giunge alla 12^ settimana con un esito favorevole della translucenza nucale fa ben sperare per il meglio. La maggior parte delle anomalie cromosomiche gravi porta infatti all'aborto spontaneo entro la decima settimana.  »

Deltacortene prescritto in gravidanza: farà male al bambino?

17/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se il ginecologo curante stabilisce che è opportuno assumere cortisone anche per tutta la durata della gravidanza, significa che nel rapporto beneficio-rischio vince il beneficio.  »

Bimba di 22 mesi che ha iniziato a voler dormire nel lettone

10/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Può capitare che un bambino dopo aver accettato di buon grado di dormire nel proprio lettino a un certo punto cambi idea e voglia a tutti i costi fare la nanna nel lettone: in questo caso occorre armarsi di pazienza e adottare il criterio della gradualità.   »

Fai la tua domanda agli specialisti