Bimbi al sole: occhio alle scottature

Roberta Camisasca A cura di Roberta Camisasca Pubblicato il 05/07/2019 Aggiornato il 05/07/2019

Le scottature da sole nei bimbi possono essere prevenute con semplici precauzioni. Ecco quali

Bimbi al sole: occhio alle scottature

E’ dimostrato che l’insorgere di tumori della pelle negli adulti aumenta notevolmente se prima dei 15 anni di età sono frequenti scottature e esposizione prolungata ai raggi del sole.

Anche Susanna Esposito lo conferma, professore ordinario di pediatria all’università degli studi di Perugia e Presidente WAidid.

Poca melanina

La melanina, la cui quantità è ridotta nei bambini rispetto agli adulti, funge da protezione per la cute dai raggi ultravioletti. I mesi più critici sono da maggio ad agosto, in cui i più soggetti a rischio scottature sono i bambini, è quindi necessario tutelare la loro pelle anche all’ombra. Il danno prodotto dai raggi UV può infatti essere altrettanto importante anche se non si è direttamente esposti alla luce del sole.

Protezione alta

La soluzione per ridurre il rischio di scottature è utilizzare creme solari con fattore di protezione alto (Spf 50+), l’applicazione è consigliata 30 minuti prima di esporsi al sole e in quantità abbondante.

Far indossare ai bimbi indumenti realizzati in fibre naturali come il cotone è un’altra accuratezza da attuare soprattutto nei primi giorni di vacanza, quando la pelle ancora molto chiara non è preparata ai raggi del sole e non riesce ancora difendersi.

Per evitare possibili insolazioni è indispensabile l’uso di un cappello con visiera, e occhiali da sole con un ottimo filtro solare (marchio CE) che aiutano a proteggere la retina.

Mai dalle 12 alle 16

I momenti migliori per l’esposizione al sole sono le prime ore del mattino o il tardo pomeriggio, sconsigliabili invece le ore centrali della giornata in cui il sole è più aggressivo. I bimbi posso incorrere in scottature anche durante una giornata di nubi, fondamentale quindi proteggerli sempre.

I rimedi

Come procedere in caso di scottature? Rivolgersi ad un medico pediatra è il primo step necessario. Per ridurre la temperatura e attenuare il dolore si consigliano impacchi di acqua fredda. Per non incorrere nel rischio di infezioni, le vesciche fragili createsi dalle scottature non devono rompersi, è necessario essere delicati durante gli impacchi. Nel caso in cui la pelle mostra bolle che si aprono senza essere toccate, il pediatra deciderà se è essenziale applicare un antibiotico locale e coprire la zona con garze sterili.

 
 
 

Da sapere!

Attenzione ai bimbi al sole con pelle molto chiara, capelli biondi o rossi: l’esposizione è sconsigliata o dovrebbe essere molto breve e limitata alle prime e ultime ore del giorno.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti