Capriccioso? No, depresso

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 19/06/2015 Aggiornato il 19/06/2015

La depressione infantile esiste e colpisce il 2% dei bambini italiani. Per distinguerla dai capricci, occhio ai cambiamenti importanti

Capriccioso? No, depresso

I segnali che un bambino soffre di depressione vanno colti il prima possibile. Spesso i genitori credono che si tratti solo di capricci e sottovalutano alcuni sintomi.

Attenzione a questi segnali

Il bambino appare spesso triste o irritabile, è molto agitato, piange, ma non è in grado di dire quello che sente. Fa capricci più spesso del solito, si isola o, al contrario, cerca di attirare il più possibile l’attenzione con comportamenti aggressivi o persino violenti. Altre volte i bambini depressi diventano all’improvviso silenziosi, troppo accondiscendenti o passivi. La cosa che accomuna tutti i piccoli malati è una progressiva diminuzione del rendimento scolastico.

La situazione nel nostro Paese

Dati del ministero della Salute rivelano che il 2% dei bambini e il 4-8% degli adolescenti (soprattutto femmine) ha avuto almeno un episodio depressivo nel corso della vita. Le cause: traumi personali o familiari, lutti, malattie, disturbi specifici dell’apprendimento (dislessia, disortografia, discalculia, disprassia). Inquadrare il problema è importante, per evitare ripercussioni fisiche, psicologiche, relazionali e non compromettere il futuro e la crescita serena del bambino.  Per questo i segnali che un bambino soffre di depressione vanno colti il prima possibile. Naturalmente, più il bimbo è piccolo, maggiore è la difficoltà di cogliere e interpretare il suo disagio. La capacità di esprimere i sentimenti a le emozioni a parole, infatti, si acquisisce con il tempo.

I consigli degli esperti

Gli specialisti consigliano ai genitori di mantenere sempre aperto il filo del dialogo, invitando i bambini a parlare delle loro paure, dei loro dubbi e delle loro emozioni, senza il timore di essere sgridati o giudicati male.  Attenzione ai segnali del corpo: alterazioni del sonno e dell’appetito, cambiamenti nelle abitudini e nei gusti, sbalzi di peso possono essere un campanello d’allarme.

Rivolgersi al pediatra

I segnali che un bambino soffre di depressione vanno colti il prima possibile. La prima cosa da fare è rivolgersi al pediatra di famiglia, che verificherà l’assenza di malattie o disturbi che giustifichino, come accade negli adulti, i sintomi depressivi ed eventualmente consiglierà alla famiglia di rivolgersi a una struttura specializzata, per una valutazione completa dal punto di vista psicologico e neuropsichiatrico. Fondamentale anche coinvolgere la scuola: le insegnanti stanno a contatto con i piccoli molte ore al giorno, ne osservano i comportamenti e sono i primi testimoni di eventuali cambiamenti sospetti.

 

 
 
 

da sapere

La terapia prevede incontri psicologici cadenzati con il bambino e la famiglia. Nelle forme lievi di depressione, l’impiego di farmaci solitamente non è indicato. 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti
Le notifiche push sono disabilitate in questo browser