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Nausea, sensazione di pesantezza, bruciore allo stomaco e a volte anche vomito sono sintomi della cattiva digestione nei bambini. Si tratta di un disturbo abbastanza frequente, che compare spesso in seguito all’ingestione eccessiva di alimenti ricchi di grassi, oppure per un colpo di freddo. La cattiva digestione non è quasi mai un disturbo serio e dura un paio di giorni al massimo. Va però gestita nel modo corretto perché provoca malessere e disagio nei più piccoli. Vediamo come è possibile aiutarli a sentirsi meglio, tenendo presente che il pediatra va sempre tenuto al corrente.
Che cos’è una cattiva digestione?
La cattiva digestione, chiamata più correttamente dispepsia, è un rallentamento della funzionalità dello stomaco accompagnata da alterata produzione di acido gastrico, sostanza che collabora al processo digestivo. Per cause come assunzione di cibo in quantità eccessive, alimenti fritti o troppo conditi, stato di ansia improvvisa, lo stomaco riduce momentaneamente le sue funzioni. Il cibo ingerito resta quindi a lungo nella cavità gastrica e provoca malesseri di vario tipo, dalla lieve nausea al vomito. Una volta che lo stomaco riprende la sua normale funzionalità digestiva, i disturbi si alleviano. Questo problema può comparire anche nei bambini quando esagerano a tavola o consumano cibi non adatti a loro. Solitamente, la cattiva digestione nei bambini non lascia conseguenze, a meno che non continui per più di due o tre giorni o non presenti altri malesseri, che non si risolvono con la dieta corretta e semplici rimedi. In questo caso, le cause vanno indagate prima di tutto dal pediatra, attraverso un’accurata anamnesi e specifici esami.
I sintomi della cattiva digestione nei bambini
La cattiva digestione nei bambini (come del resto negli adulti) è accompagnata da manifestazioni come:
- malessere generale
- debolezza
- sensazione di pienezza e pesantezza alla bocca dello stomaco (nella parte alta dell’addome)
- bruciore allo stomaco
- pallore
- nausea
- vomito
- qualche volta diarrea
- raramente febbre.
Il bambino desidera essere lasciato tranquillo, può essere sonnolento e irritabile. Se riesce a liberare lo stomaco con il vomito, può sentirsi meglio ma resta spossato e ha molta sete.
Perché i bambini hanno problemi di cattiva digestione?
I disturbi sono dovuti solitamente alle stesse cause che li provocano nelle persone adulte.
È spesso colpa di eccessi alimentari, per esempio ingestione di cibi in quantità eccessive, oppure di alimenti ricchi di grassi animali, o ancora di pietanze troppo elaborate ed eccessivamente cotte. Questi alimenti non adatti rallentano temporaneamente le funzioni digestive
Può essere responsabile uno sbalzo di temperatura nel momento della digestione, per esempio un colpo di freddo per il clima rigido o l’aria condizionata in estate, o ancora un bagno al mare o in piscina se la digestione è in corso. In questo caso, oltre a rischiare una congestione, il processo digestivo si blocca perché il sangue viene richiamato al resto del corpo per mantenerlo alla giusta temperatura. Lo stomaco e gli organi addominali, non adeguatamente irrorati, rallentano le loro attività e il cibo non procede nel canale digestivo.
Anche un momento di ansia intensa o uno spavento possono causare cattiva digestione nei bambini. Lo stress improvviso provoca infatti la produzione di ormoni come cortisolo e adrenalina, che hanno un effetto negativo sulla regolarità della funzione digestiva.
La cattiva digestione può essere legata anche a malattie, per esempio di tipo virale o batterico (come nel caso delle gastroenteriti), a infiammazione dell’appendice, a problemi cronici di tipo intestinale. In questo caso, però, i malesseri che abbiamo descritto (nausea, dolori addominali, vomito) tendono a proseguire nel tempo.
Come aiutare i bambini
La cattiva digestione legata a eccessi alimentari o ansia si risolve spontaneamente nel giro di un paio di giorni al massimo. Per aiutare i bambini a riprendersi dal malessere, è possibile:
- Lasciarli a riposo fino a quando si sentono meglio, con l’addome al caldo (una coperta o una borsa dell’acqua calda può aiutare).
- Proporre loro da bere acqua fresca (non ghiacciata) con un po’ di zucchero, tè, succhi diluiti con acqua, offrendone qualche cucchiaino di tanto in tanto per mantenere una corretta idratazione dell’organismo.
- Ricorrere a prodotti che si acquistano in farmacia, senza necessità di ricetta medica, e che possono anche essere suggeriti dal pediatra o dal farmacista. Si sciolgono in acqua, hanno un sapore gradevole, alleviano la nausea e sono anche efficaci rimedi contro il bruciore di stomaco.
Se il bambino torna a manifestare appetito, reintrodurre poco per volta alimenti di facile digestione, come riso bollito senza grassi, frutta, patate al vapore, crackers. In seguito, si può iniziare a proporre poca carne bianca come pollo lesso, accompagnato da verdure cotte.
Dopo alcuni giorni è possibile riprendere la normale alimentazione.
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