Certificato medico per lo sport: non serve più per bimbi fino a 6 anni

Miriam Cesta A cura di Miriam Cesta Pubblicato il 14/05/2018 Aggiornato il 17/07/2023

Il certificato medico per lo sport non è più obbligatorio: l'obiettivo è promuovere l'attività fisica dei bambini e di facilitare l'approccio allo sport fin dai primi anni di vita

Certificato medico per lo sport: non serve più per bimbi fino a 6 anni

Agevolare il più possibile la partecipazione dei bambini in età prescolare alla pratica di attività sportive: è con questa motivazione che un decreto firmato dai ministri della Salute Beatrice Lorenzin e dello Sport Luca Lotti del precedente governo ha stabilito che non sussiste più l’obbligo di certificato medico per lo sport per consentire ai bambini di età compresa tra 0 e 6 anni di praticare attività sportive.

Da 0 a 6 anni

Nel decreto si legge che “non sono sottoposti ad obbligo di certificazione medica, per l’esercizio dell’attività sportiva in età prescolare, i bambini di età compresa tra 0 e 6 anni”. L’unica eccezione sono chiaramente – come specificato nel decreto stesso – i casi specifici indicati dal pediatra di famiglia.

Soddisfatti i pediatri

I pediatri della Fimp, la Federazione italiana medici pediatri, si dicono soddisfatti della decisione presa dal ministero della Salute e da quello dello Sport: “Le istituzioni competenti hanno accolto una nostra proposta avanzata nel 2015”, afferma Paolo Biasci, presidente Fimp, con cui si segnalava la necessità di escludere dall’obbligo del certificato medico per lo sport e attività motoria i giovanissimi di età compresa tra 0 e 6 anni, proprio al fine di facilitare l’approccio all’attività motoria costante fin dai primi anni di vita, di favorire un corretto modello di comportamento, nonché di non gravare i cittadini e il Servizio sanitario nazionale di ulteriori onerosi accertamenti e certificazioni. “Questa decisione – conclude Biasci – potrà favorire l’attività fisica dei bambini fin dai primissimi anni di vita e aiutare a contrastare così la pericolosa tendenza alla sedentarietà“. 

 
 

Da sapere

PIÙ SPORT PER I BAMBINI

Dal punto di vista della pratica di sport e attività motorie i bambini italiani hanno ancora da migliorare: attualmente, precisano gli esperti Fimp, il 53% dei giovanissimi d’età compresa tra i 3 e i 5 anni e il 22% di quelli tra i 6 e i 10 anni non pratica alcuna forma di esercizio fisico.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Quale latte a 13 mesi se si smette di allattare al seno?

10/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Dopo l'anno di vita si può tranquillamente offrire il latte vaccino, meglio in tazza per evitare che il bambino ne assuma troppo.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti