Come mai i bambini hanno paura dell’acqua?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 02/05/2013 Aggiornato il 02/05/2013

Molti bambini hanno paura dell’acqua: piangono e strillano quando devono fare il bagnetto o entrare in mare. Non sono capricci

Come mai i bambini hanno paura dell'acqua?

L’acqua rappresenta un elemento profondamente connesso all’esperienza della vita intrauterina: nel corso del suo soggiorno nel pancione il feto è immerso nell’amnios, un liquido incolore simile al siero e composto per lo più da acqua, a una temperatura di circa 37,5° C (più o meno come quella di un bagno caldo-tiepido), in cui può galleggiare liberamente. Quello liquido, quindi, è l’ambiente naturale del neonato, come testimoniano la totale confidenza e il cosiddetto “istinto natatorio” evidenziati dai bambini che già nei primissimi mesi di vita vengono immersi in una piscina. È proprio per questa ragione che un numero crescente di donne da diversi anni a questa parte decide di affrontare il parto in acqua. Eppure dopo qualche mese di vita molti bambini hanno paura dell’acqua.

Dopo la nascita scatta l’avversione

Infatti, la confidenza con l’acqua tipica dei neonati in molti casi si riduce dopo qualche mese per essere sostituita da una certa avversione, se non addirittura da una e vera propria paura nei confronti dell’ambiente liquido. Molti bambini hanno paura dell’acqua sia per una questione di personalità sia per gli stimoli ricevuti dall’ambiente circostante.

Questione di personalità

Sin dai primi mesi di vita i bambini evidenziano atteggiamenti diversi legati alla loro indole, che si esprime soprattutto nel modo di entrare in relazione con il mondo esterno: più precisamente l’istinto esplorativo, sempre presente in questa fase, può manifestarsi più chiaramente in un bambino piuttosto che in un altro anche in ragione della sua natura.

Colpa anche di mamma e papà

Queste diverse predisposizioni istintive sono, del resto, molto condizionate dall’ambiente entro il quale i bambini  crescono e, soprattutto, dall’atteggiamento di mamma e papà. Se un genitore manifesta paura nei confronti dell’acqua ed esprime tensione quando il figlio entra in contatto con essa, anche solo per il bagnetto, temendo che sia pericolosa, troppo fredda, inquinata, ciò favorisce la comparsa nel piccolo di un atteggiamento pauroso e sospettoso o comunque stimola un’insicurezza magari già presente e legata al suo carattere.

Lezioni di acquaticità

Tra gli esperti e gli operatori dell’infanzia, da diverso tempo ormai, si è accentuata la consapevolezza che un buon rapporto con l’acqua costituisca un elemento importante nello sviluppo psicomotorio infantile. Il crescente successo delle lezioni di nuoto e “acquaticità” dedicati ai più piccoli ne è una dimostrazione: questi corsi in pratica intendono prevenire il graduale distacco che così spesso si evidenzia con la crescita nei confronti di quello che, invece, è un ambiente naturale per il neonato.

Alcuni consigli

Oltre a queste lezioni di “acquaticità”, ogni volta in cui il bambino entra in contatto con l’acqua, in particolare durante le vacanze al mare, se manifesta resistenza o paura nei confronti dell’acqua è fondamentale: non forzarlo a fare il bagno; rispettare i suoi tempi e semmai rimandare l’entrata in acqua; quando si decide a entrare in mare, stargli vicino e immergersi assieme a lui lentamente, tenendolo in braccio e parlandogli con calma e dolcezza; mantenere un atteggiamento sereno e rilassato evitando di manifestare nervosismo e impazienza.
 

In breve

I CORSI ACQUATICITA' POSSONO AIUTARLO A SUPERARE LA PAURA

L’acqua è un elemento naturale per il bebè, se si pensa che per nove mesi ha vissuto nel liquido amniotico della mamma. Dopo qualche mese dalla nascita però sviluppa una certa avversione, sia per una questione di indole, sia perché viene influenzato dall’ambiente in cui vive, per esempio da genitori che a loro volta hanno paura dell’acqua. Tuttavia, dai 4 mesi lo si può iscrivere a lezioni di acquaticità che lo aiuteranno a prendere confidenza con l’acqua e a superare così la paura nei confronti di questo  elemento naturale.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Si può dare l’acqua ai piccolissimi?

22/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Ad allattamento ben avviato, quindi più o meno dopo le prime settimane di vita, se ragionevolmente si ritiene che il bebè possa avere sete (o se si notano segni di disidratazione, come il pannolino asciutto per molte ore) gli si possono offrire piccole quantità d'acqua. Se fa numerose poppate nell'arco...  »

Coppia con bisnonni in comune: ci sono rischi per i figli?

22/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Il grado di parentela dovuto a bisnonni in comune non aumenta la probabilità di concepire figli con malattie ereditarie. A meno che vi siano persone malate o disabili tra i consanguinei in comune,   »

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti