Come riequilibrare la flora batterica intestinale, l’aiuto dei probiotici

Contenuto sponsorizzato

Può succedere, quando si assumono antibiotici, che il microbiota intestinale si alteri provocando diversi fastidi nei più piccoli. Un integratore con probiotici può essere di supporto per alleviarli.

Come riequilibrare la flora batterica intestinale, l’aiuto dei probiotici

La stagione fredda ormai in arrivo per i più piccoli è spesso sinonimo di disturbi di vario genere. Alcuni si risolvono semplicemente con l’assunzione di antipiretici ma altri, sempre su prescrizione del pediatra, necessitano di una terapia antibiotica.

Alcune classi di questi farmaci però, pur essendo fondamentali nel trattamento di varie patologie, provocano una serie di effetti collaterali soprattutto a livello gastrointestinale. Tra questi la diarrea da antibioticoterapia è sicuramente uno dei più frequenti e dei più fastidiosi che può comparire anche nelle settimane successive all’interruzione della terapia. Per altro merita di essere curata con tempestività perché, soprattutto nei più piccoli, può favorire la disidratazione. Con un integratore mirato, a base di probiotici, è possibile arginare velocemente il problema, rimettere in sesto l’intestino e permettere ai piccoli di riprendere sereni le loro consuete attività.

Perché l’intestino “soffre” con gli antibiotici

Gli antibiotici sono una classe di farmaci frequentemente somministrati in età pediatrica. Questo succede in tutte le stagioni, ma in modo particolare nei periodi freddi quando sono soprattutto le vie respiratorie a incorrere in problematiche che il pediatra decide di affrontare con una terapia antibiotica. Ma perché assumere un antibiotico vuol dire andare incontro a una serie di sgradevoli effetti collaterali a livello di stomaco e intestino, primo fra tutti la diarrea? Per capirlo occorre parlare del delicato equilibrio su cui si basa il benessere del tratto gastrointestinale.

Qui sono presenti una moltitudine di microbi differenti che nel complesso compongono il microbiota. Più conosciuto come flora intestinale, il microbiota è così importante da influenzare lo stato di salute generale dell’organismo. Svolge infatti una funzione antinfiammatoria, modula in senso positivo il sistema immunitario e previene la colonizzazione di specie batteriche patogene, responsabili di varie malattie. Quando la composizione del microbiota viene alterata, e questo è proprio quello che succede assumendo un antibiotico, perde la sua funzionalità. I disturbi gastrointestinali che ne derivano, come la diarrea, sono quindi il risultato di una condizione di disbiosi, a sua volta dovuta all’assunzione della terapia antibiotica, che deve essere trattata perché si possa riportare la flora batterica a una condizione di equilibrio restituendo benessere non solo all’intestino ma all’intero organismo.

L’importante ruolo dei probiotici

I disturbi gastrointestinali dovuti all’assunzione degli antibiotici, la diarrea in particolare, possono trovare una rapida soluzione riportando in equilibrio il microbiota.

IMM 4

Per raggiungere questo risultato può essere prezioso l’intervento dei probiotici, microorganismi vivi che, se assunti nelle adeguate concentrazioni, contribuiscono al miglioramento dello stato di salute generale di grandi e piccini. Non tutti i probiotici sono uguali, ovviamente. Tra questi il L. rhamnosus GG, tra i ceppi più conosciuti e studiati, possiede caratteristiche che lo rendono unico, dal momento che gode di proprietà specifiche che altri ceppi non possiedono.

Come agisce il L. rhamnosus GG

L. rhamnosus GG si rivela un prezioso alleato nel gestire la diarrea da antibiotici proprio per la sua spiccata capacità di ripristinare l’equilibrio della microflora intestinale alterata dall’assunzione degli antibiotici.

IMM 2

Questo particolare ceppo probiotico è in grado, infatti, di colonizzare l’intestino ricostituendo la composizione della microflora alterata che può così tornare a recuperare il suo ruolo di potente barriera naturale contro i microrganismi patogeni. Non a caso le linee guida dell’European Society for Paediatric Gastroenterology Hepatology and Nutrition (ESPGHAN) e della World Gastroenterology Organisation (WGO), raccomandano l’uso del L. rhamnosus GG, alla dose minima di 5 miliardi unità al giorno, sin dal primo giorno di terapia antibiotica, così da limitare l’insorgenza della diarrea.

Come assumere il L. rhamnosus GG

Per assumere correttamente il L. rhamnosus GG è necessario ricorrere a un integratore che deve contenerlo in giusta dose perché sia efficace contro la diarrea conseguente all’assunzione di antibiotici.

IMM 1

Dicoflor 30 AAD, con i suoi 5 mld ufc di L. rhamnosus GG, è pensato in maniera specifica per i più piccoli. Disponibile in capsule o bustine può essere assunto in qualsiasi momento della giornata per almeno 3 mesi dall’inizio della terapia antibiotica.

Per un uso corretto del prodotto è sempre consigliabile sentire il parere del medico.
Va sempre ricordato poi che gli integratori alimentari non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata e di uno stile di vita sano.

Per saperne di più clicca qui.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Contenuto sponsorizzato

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Allattamento a rischio per condizione aziendale: si ha diritto al 100% della retribuzione?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Paola Bernardi Locatelli

Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale.  »

Minaccia d’aborto: può essere colpa dell’allattamento?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi...  »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Fai la tua domanda agli specialisti