Congestione: come evitarla!

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 07/08/2018 Aggiornato il 09/08/2018

Una bevanda troppo fredda, un bagno in mare o piscina dopo mangiato, ma anche solo l'aria condizionata... e il rischio di congestione è in agguato. Le regole valide anche per i bambini

Congestione: come evitarla!

La congestione digestiva è un disturbo tipico dell’estate e del caldo, che colpisce l’apparato gastrointestinale ed è dovuto a un brusco sbalzo di temperatura. È uno dei rischi più comuni in estate, tanto negli adulti quanto nei bambini. Prevenirla però è abbastanza semplice, anche nei più piccoli. Ecco come.

Dipende dall’esposizione al freddo

La congestione è un disturbo che tipicamente compare quando, tentati dalle alte temperature, ci si concede una nuotata rinfrescante subito dopo aver mangiato. Dipende da una reazione del nervo vago: questo nervo, collegato al sistema nervoso autonomo, in caso di esposizione al freddo interviene rallentando la frequenza del battito cardiaco e l’afflusso di sangue al cervello e quindi anche l’apporto di ossigeno e glucosio, elementi indispensabili per il corretto funzionamento della “macchina” corporea. Non solo. Occorre sapere che quando si mangia il processo digestivo richiama sangue all’altezza dello stomaco. Se ci si immerge in acqua prima che la digestione sia terminata, la temperatura corporea viene abbassata dall’acqua fredda. Il raffreddamento improvviso del sangue che circola nell’addome blocca la digestione.

Come si manifesta

La congestione si manifesta con alcuni sintomi caratteristici. I più comuni sono: mal di stomaco; dolori addominali; nausea e vomito; flatulenza; bruciori di stomaco; vertigini; annebbiamento della vista; debolezza muscolare; spossatezza; mal di testa; sudorazione; formicolii; crampi, pallore. Se si è in acqua si corre il rischio di annegare.

Le regole di prevenzione

Per evitare che il bambino corra dei rischi è importante osservare alcune regole di prevenzione. Innanzitutto, al mare o in piscina, e in generale quando fa caldo, è bene proporgli pranzi e spuntini leggeri: meglio rinunciare ai cibi grassi e pesanti, che impegnano lo stomaco più a lungo, prolungando la digestione. Via libera, invece, ai carboidrati, che vengono metabolizzati più velocemente, alla frutta e alla verdura. Attenzione, poi, al bagno. “Mediamente, dopo il pranzo, occorre attendere dalle due alle tre ore prima di fare il bagno” ricorda Sebastian Cristaldi, esperto di Pediatria dell’Emergenza dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Se il bimbo non sa resistere al richiamo dell’acqua, è sufficiente non portarlo in spiaggia fino alle 16, come del resto è consigliato anche per evitare i rischi del caldo. Bisogna fare attenzione anche alle bevande ghiacciate: anch’esse possono raffreddare il sangue presente nell’addome.

Che cosa fare in caso di emergenza

Se, nonostante tutto, il bambino va incontro a una congestione bisogna intervenire con tempestività. Innanzitutto se comincia a stare male quando è ancora in acqua, portarlo fuori immediatamente e adagiarlo a terra, in un posto fresco e arieggiato o comunque all’ombra. Dopo averlo disteso, sollevargli le gambe di 20-30 centimetri, lasciargli più aria possibile e offrirgli bevande fresche o a temperatura ambiente. Cercare di tenergli la pancia e lo stomaco coperti. “Se la situazione è di ripresa immediata si può valutare, magari chiamando il pediatra, se fare visitare il piccolo, mentre se ha avuto una perdita di coscienza e se migliora lentamente è il caso di portarlo subito al pronto soccorso” avverte l’esperto.

 

 

 
 
 

In breve

UN CONSIGLIO PER MAMMA E PAPA’

Per diminuire il rischio di congestione, quando il bimbo è molto accaldato, può essere utile bagnarlo un po’ prima di farlo entrare in acqua.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti