Tra le principali cause degli occhi rossi c’è una delle patologie più diffuse in età pediatrica: la congiuntivite allergica – stagionale o perenne – spesso associata a sintomi nasali, tanto che abitualmente si parla di rinocongiuntivite allergica. Altre volte, questi stessi sintomi, accompagnati però anche da secrezione di muco biancastro, filamentoso, identificano una malattia non sempre facilmente riconosciuta: la congiuntivite Vernal (Vkc), ovvero una cheratocongiuntivite infiammatoria, su base immuno-allergologica. Il termine “Vernal”, che significa “primaverile”, indica esclusivamente la stagione nella quale più comunemente compaiono i primi sintomi (marzo-giugno), che proseguono in estate, attenuandosi in autunno. Il picco di incidenza si ha nei Paesi a clima caldo e temperato, come il bacino del Mediterraneo.
La congiuntivite Vernal è una malattia infiammatoria della congiuntiva (congiuntivite), la pellicola trasparente che riveste la parte anteriore del bulbo oculare e la parte interna delle palpebre. Nelle forme più serie colpisce anche la cornea (dando luogo a cheratite), che è la struttura anteriore, centrale e trasparente dell’occhio. In questo caso la patologia, se non diagnosticata e curata, è potenzialmente più pericolosa per la vista.
La congiuntivite Vernal riguarda soprattutto i bambini dall’età prescolare (3-5 anni) fino a circa la maggiore età, con una prevalenza del sesso maschile rispetto al sesso femminile. Con gli anni può peggiorare, sia per quanto riguarda l’intensità dei sintomi sia per la durata. Inoltre, limita fortemente le attività quotidiane, perché chi ne soffre può avvertire una sensazione di corpo estraneo negli occhi, con prurito, bruciore, lacrimazione e anche dolore e sensazione di ‘velo’ davanti agli occhi, che impedisce la lettura e il disegno. La forte fotofobia (fastidio alla luce) costringere a stare chiusi in casa e a evitare spesso anche le luci artificiali, specie quelle al neon e la luce blu.
Nella fase acuta, la congiuntivite Vernal si può associare a calo della vista temporaneo, dovuto all’accumulo di secrezioni sulla superficie dell’occhio e alla sofferenza degli strati superficiali della cornea; il deficit visivo può diventare permanente se il danno alla cornea sfocia in una cicatrice centrale o se i danni a livello della congiuntiva o della cornea si cronicizzano, provocando alterazioni indelebili.
I sintomi della Vernal sono simili a quelli delle altre forme allergiche oculari, ma sono molto amplificati e interessano entrambi gli occhi, spesso in modo asimmetrico, colpendo cioè più un occhio dell’altro. I sintomi più comuni sono:
- prurito
- arrossamento
- fotofobia
- secrezione di muco spessa e filamentosa
- bruciore
- lacrimazione
- sensazione di corpo estraneo
- dolore
- pseudo-ptosi palpebrale (ossia un abbassamento completo o parziale delle palpebre superiori o inferiori).
All’inizio i disturbi possono essere di breve durata (da pochi giorni a qualche settimana) soprattutto nella stagione primaverile o estiva. In genere, la Vernal peggiora in estate e migliora con l’arrivo dell’autunno. La difficoltà di adattamento alla luce, specie all’esterno, ma anche al risveglio nei casi più gravi, è un sintomo importante che tende a peggiorare in presenza di vento e polvere. Quando la fotofobia è molto intensa, è necessario escludere una lesione della cornea con una visita oculistica.
Che cos’è la congiuntivite Vernal?
Non è sempre facile diagnosticare la Vernal. La certezza della diagnosi deriva dalla collaborazione tra pediatra, allergologo e oculista e dal confronto dei vari dati. Può trattarsi di Vernal se:
- l’età all’esordio è 3-8 anni (nel 70-80% dei casi);
- la congiuntivite ha un andamento tipicamente stagionale primaverile-estivo, anche fino all’autunno;
- i sintomi perdurano e peggiorano in estate (a differenza della congiuntivite stagionale allergica da pollini, che di solito si risolve o regredisce nettamente in estate);
- non risponde ai comuni trattamenti antiallergici, specie agli antistaminici;
- si allevia con i corticosteroidi, di fatto gli unici farmaci in grado di controllare la malattia efficacemente.
In breve
La Vernal viene sospettata dal pediatra e dall’allergologo pediatra per le caratteristiche dell’andamento clinico nel tempo e in base alla risposta alle comuni terapie antiallergiche; viene diagnosticata, nella stagione sintomatica, da un oculista e viene gestita in collaborazione tra l’oculista, il pediatra allergologo-immunologo e il medico pediatra. La terapia principale è il collirio cortisonico, il cui utilizzo però non può essere protratto a lungo per i potenziali gravi effetti collaterali a livello oculare (come le sovrainfenzioni batteriche, l’ipertensione oculare fino al glaucoma secondario e alla cataratta). Studi clinici consolidati hanno dimostrato l’efficacia della ciclosporina A (CsA), un immunosoppressore che, impiegato nelle forme moderate e severe, non ha dato complicanze. La resistenza o scarsa risposta alla CsA in un ristretto numero di pazienti ha portato alla ricerca di altri farmaci da utilizzare in forma di colliri. Tra questi, in particolare, il Tacrolimus sta dando buoni risultati. Attualmente sono allo studio altre terapie, quali le formulazioni di Anticorpi anti IgE da somministrare per via intramuscolare, già utilizzate per l’asma allergico.
Sia per prevenire le irritazioni agli occhi sia per non peggiorare la malattia è importante cercare di evitare le situazioni ambientali a rischio, in particolare il contatto degli occhi con sostanze irritanti (bagnoschiuma, shampoo, creme per il viso), la permanenza in luoghi polverosi (con ventilazione forzata o aria condizionata) e lo sfregamento degli occhi. In caso di fastidio intenso è molto utile lavare con frequenza gli occhi e il viso con acqua fresca. L’esposizione diretta alla luce solare, il vento e il contatto con l’acqua salata del mare e quella clorata delle piscine possono scatenare la malattia o peggiorarne i sintomi. Quindi, è consigliabile far indossare sempre al bambino occhiali da sole, cappelli con visiera e occhialini in piscina e ridurre al minino la permanenza in luoghi ad alto irraggiamento solare (alta montagna e mare in estate). Anche le luci alogene e gli schermi luminosi (computer, televisione) sono fattori che possono peggiorare i sintomi della Vernal.
Fonti / Bibliografia
- Occhi rossi: quali possono essere le cause? - HumanitasIn alcuni casi le patologie che determinano gli "occhi rossi" sono facilmente diagnosticabili e si risolvono in tempi brevi, in altri casi l'arrossamento dipende da lesioni, traumi o malattie più severe.