Contagi di Covid tra i bambini in salita ovunque

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo Pubblicato il 24/11/2021 Aggiornato il 24/11/2021

Nelle scorse settimane negli Stati Uniti i contagi di Covid tra i bambini sono esplosi e la stessa situazione si sta verificando anche da noi

Contagi di Covid tra i bambini in salita ovunque

L’inverno, lo stare al chiuso sono condizioni che tipicamente favoriscono la diffusione delle infezioni. È stato sempre così per raffreddore e influenza, più di recente per l’epidemia di virus sinciziale e sta succedendo per l’infezione da Sars-Cov-2. Negli Usa, i contagi di Covid tra i bambini sono triplicati e lo stesso sta succedendo in Europa e in Italia.

Boom di contagi di Covid tra i bambini

I casi di Covid tra i bambini negli Stati Uniti sono aumentati rapidamente, con quasi 500.000 notifiche nelle ultime due settimane e un tasso di incremento del 240% nel giro di un mese. Lo hanno reso noto gli esperti della American Academy of Pediatrics e della Children’s Hospital Association, nel bollettino settimanale che fotografa la circolazione del virus in età pediatrica. Già a settembre, rispetto a luglio, i contagi di Covid tra i bambini erano più che triplicati e con l’avvicinarsi della stagione fredda i casi sono ulteriormente saliti.

In Europa si sono già verificati casi seri di Covid nei giovanissimi. Senza contare l’impatto a lungo termine sui bambini, che possono subire pesanti conseguenze psicologiche in seguito ai lunghi mesi di pandemia.  

La situazione in Italia

Anche nel nostro Paese, i contagi di Covid tra i bambini sono in continua salita, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità. L’aumento maggiore è stato registrato nella fascia di bambini tra i 6 e 11 anni, per i quali non è ancora disponibile il vaccino (l’ok dell’Ema dovrebbe arrivare entro fine mese), mentre i contagi tra i ragazzi dai 12 in poi sono più contenuti, dal momento che in questa fascia di età è possibile effettuare la vaccinazione.
Anche i ricoveri sono proporzionati a questa situazione: tra i giovanissimi, quelli che vanno più spesso incontro a complicanze o a necessità di ricovero sono tra le categorie che devono ancora ricevere il vaccino. I casi seri si registrano anche tra i più piccoli, soprattutto tra coloro che soffrono di qualche disturbo alla respirazione, al cuore o al sistema immunitario. E proprio i più piccoli sono maggiormente a rischio di sviluppare disturbi multisistemici, ossia a carico di diversi organi, oppure di incorrere nel cosiddetto “long Covid”, una forma che tende a cronicizzare.

 

 

 

 
 
 

Da sapere!

Nell’attesa che anche i più piccoli possano essere vaccinati, è essenziale difenderli con l’uso corretto della mascherina, il lavaggio delle mani, il distanziamento. Per il gioco con i coetanei è meglio privilegiare gli spazi aperti.

 

Fonti / Bibliografia

  • COVID-19The American Academy of Pediatrics offers pediatricians clinical guidance, practice management information and advocacy resources to help address and manage the COVID-19 pandemic.
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