Problemi del respiro nel sonno: molti i bimbi colpiti

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 25/10/2013 Aggiornato il 25/10/2013

Russamento, apnee notturne, condizione di fatica respiratoria continua: sono i problemi del respiro nel sonno più frequenti nei bambini

Problemi del respiro nel sonno: molti i bimbi colpiti

Nell’immaginario comune sono disturbi tipici dell’età adulta. Invece, i problemi del respiro nel sonno possono interessare anche i bambini, inclusi quelli di pochi mesi di vita. È stato ribadito anche nel corso del recente congresso della Società italiana di otorinolaringoiatria pediatrica. Secondo le statistiche, circa il 20% dei bambini russa durante il sonno, con una frequenza di almeno tre giorni alla settimana. Il 2-3%, poi, soffre di un disturbo più complesso: le apnee notturne (OSAS – Obstructive sleep apnea syndrome).

Russamento e apnee notturne

Il russamento è il rumore fastidioso emesso mentre si dorme, dovuto al passaggio veloce dell’aria in un condotto ristretto (bocca o naso). Per apnea notturna, invece, si intende un arresto del respiro che duri almeno 10 secondi. Nei bambini, in realtà, è molto più frequente una condizione di fatica respiratoria continua, che viene denominata “UARS”, letteralmente “ Sindrome delle aumentate resistenze delle vie aeree superiori”.

Conseguenze importanti

I disturbi del respiro nel sonno sono dovuti a ragioni diverse, in molti casi a un’ipertrofia di adenoid

i

e tonsille. Indipendentemente dalla causa, non vanno sottovalutati. Soprattutto se prolungati nel tempo, possono avere una serie di ripercussioni importanti. Se il piccolo dorme male, infatti, di giorno può avere scarso rendimento scolastico, difficoltà di attenzione, scarsa concentrazione. Inoltre, russamento &Co potrebbero abbassare i livelli del Gh, l’ormone della crescita, e la produzione di citochine, sostanza di difesa. Di conseguenza, i bambini potrebbero avere problemi di accrescimento e/o essere più vulnerabili alle malattie. Infine, l’alternanza di fasi di ipossia (mancanza di ossigeno) e di ossigenazione, tipica dei bambini con apnee notturne,  può predisporre al diabete e all’aterosclerosi.

I segnali da non sottovalutare

Ma come fare a capire se il bambino soffre di disturbi del respiro problematici? È bene chiedere consiglio al pediata se il piccolo:

– russa costantemente notte dopo notte;

– si risveglia spesso;

– di giorno è sempre stanco o, al contrario, iperagitato;

– è soggetto a pavor nocturnus, ossia crisi di terrore associate a incubi;

– di notte piange spesso senza motivo apparente;

– soffre di enuresi notturna, ossia perdita involontaria di pipì;

– ha difficoltà scolastiche e problemi di concentrazione e memoria.

 

 

In breve

PROBLEMI RISOLVIBILI

I disturbi del respiro nel sonno possono essere trattati in maniera efficace. Il medico ha a disposizione diverse soluzioni: interventi chirurgici, apparecchi e device ortodontici, spray nasali. 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

L’influenza è pericolosa in gravidanza? Meglio fare il vaccino?

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il vaccino antinfluenzale è fortemente raccomandato alle donne che aspettano un bambino, perché contrarre l'influenza in gravidanza può esporre a gravi rischi.   »

Incinta subito dopo un aborto spontaneo, ma l’embrione ha il battito lento

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Il fatto di rimanere incinta subito dopo aver subito un'interruzione spontanea della gravidanza esprime un'ottima fertilità di coppia, tuttavia non garantisce che tutto vada a buon fine.   »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Benzodiazepine assunte per dormire nella 30ma settimana di gravidanza

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Le benzodiazepine sarebbero proprio da evitare in gravidanza in quanto tendono a dare dipendenza farmacologica e crisi di astinenza sia alla mamma che al nascituro. Esiste a un farmaco migliore che agisce sullo stesso recettore delle benzodiazepine (quindi in modo analogo a Lorazepam) senza però dare...  »

Fai la tua domanda agli specialisti