Covid-19: bambini più colpiti da bronchiolite

Miriam Cesta A cura di Miriam Cesta Pubblicato il 22/06/2021 Aggiornato il 22/06/2021

Registrato in Australia un aumento dei casi di bronchiolite rispetto agli anni precedenti. Ecco perché può essere a causa del Covid-19

Covid-19: bambini più colpiti da bronchiolite

L’immunità dei bambini da altre infezioni è a rischio a causa del Covid-19. A spiegarlo è un nuovo studio pubblicato sulla rivista Newscientist, secondo cui a causa delle misure di contenimento imposte per prevenire il diffondersi del virus Sars-Cov-2 – soprattutto il distanziamento sociale e l’uso dei dispositivi di protezione facciale come mascherine e visiere – il sistema immunitario dei bambini ne è uscito indebolito, tanto da far registrare in diverse parti del mondo un aumento dei casi di bronchiolite.

Cos’è la bronchiolite

La bronchiolite è un’infezione delle vie aeree inferiori (in particolare bronchi e bronchioli) è causata solitamente dal virus respiratorio sinciziale (VRS). Provoca difficoltà respiratoria, secrezione nasale sierosa, starnuti e inappetenza ed è molto comune tra i bambini al di sotto dei 2 anni di età.

Boom di casi

Nell’Australia occidentale una recente analisi dei ricoveri ospedalieri mostra che i casi di contagio da virus respiratorio sinciziale sono diminuiti del 98% durante i mesi invernali del 2020 rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti, ma hanno iniziato a crescere in primavera, dalla fine di settembre, superando la media del picco stagionale registrato dal 2012 al 2019. Daniel Yeoh, infettivologo del Perth Children’s Hospital e coautore dell’analisi, stima che la percentuale di bambini in ospedale risultati positivi al VRS è passata da meno dell’1% nell’aprile 2020 al 70% nei mesi estivi. E altri stati australiani hanno visto tendenze simili proprio in corrispondenza dell’allentamento delle regole sull’uso delle mascherine.

Il consiglio degli esperti

Cosa possono fare nel loro piccolo i genitori alla luce di questi dati per proteggere i propri figli? Yeoh consiglia di proseguire nell’attuazione delle misure preventive – oltre che di buon senso – come non mandare in giro i bambini se sono raffreddati e continuare a “contenere” starnuti e colpi di tosse nella piega del gomito, evitando così di contaminare le mani. E soprattutto non abbandonando la sana abitudine, ormai più che consolidata, di lavare le mani frequentemente e correttamente. “Tutte queste misure insieme – conclude lo studioso – possono in qualche modo contribuire a limitare la diffusione di altri virus respiratori come il virus respiratorio sinciziale e l’influenza“.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Negli Stati Uniti uno studio pubblicato a dicembre sulla rivista Pnas ha calcolato l’impatto delle misure di distanziamento sociale anti-Covid sulla diffusione di altre infezioni respiratorie e ha concluso che “picchi di epidemie dovute al VRS potrebbero verificarsi negli anni futuri già a partire dal prossimo inverno 2021-2022”.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti