Covid-19 e obesità: attenzione al Covibesity in bambini e ragazzi

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 29/12/2021 Aggiornato il 29/12/2021

La pandemia da Covid-19 ha portato a un aumento dei tassi di sovrappeso e obesità in età infantile. I pediatri invitano i genitori a proporre uno stile di vita sano

Covid-19 e obesità: attenzione al Covibesity in bambini e ragazzi

Chi pensava che il Covid-19 avrebbe risparmiato i bambini, si sbagliava. Non solo il virus colpisce anche i più piccoli, ma in età infantile causa anche tutta una serie di effetti indiretti molto spiacevoli. Fra questi, uno dei più pericolosi è rappresentato dall’aumento del rischio di obesità.

Una nuova malattia

Da quando è scoppiata la pandemia, infatti, i bimbi sovrappeso sono aumentati, tanto che gli esperti hanno coniato il termine “Covibesity”. Per questo, recentemente la Società Italiana di Pediatria (Sip) ha sottolineato l’importanza di correre ai ripari e di riprendere i corretti e sani stili di vita messi a dura prova in quasi due anni.

Conseguenza della pandemia

Covibesity è un termine comparsi negli ultimi tempi nella letteratura scientifica per indicare l’aumento dei tassi di obesità nei bambini a causa delle misure di restrizione messe in campo per contenere la pandemia di Covid-19.
Stando ai dati del CDC, il Centro per il controllo delle malattie e la prevenzione americano, il tasso di aumento dell’indice di massa corporea (parametro utilizzato per stabilire se una persona è normopeso o sovrappeso) è raddoppiato rispetto al periodo pre-pandemico. Addirittura nella fascia di età 6-11 anni, è cresciuto di due volte e mezzo. Complessivamente su 432mila bambini considerati, il 22,4% è risultato obeso, contro il 19,3% dell’epoca pre-Covid. Non solo. I bambini che erano già in sovrappeso o obesi lo sono diventati ancora di più, prendendo oltre mezzo kg al mese.

Anche in Italia la situazione è fuori controllo

La situazione non sembra essere migliore in Italia, dove il fenomeno dell’obesità infantile  era già preoccupante: già prima della pandemia, infatti, nel nostro Paese i tassi di sovrappeso erano pari al 20,4% e quelli di obesità al 9,4%. Ora, le cose potrebbero peggiorare ulteriormente. Infatti, secondo diversi studi, negli ultimi due anni ben il 40% dei bambini ha modificato in peggio le proprie abitudini alimentari.
Per esempio, il 27% ha introdotto più calorie, mangiando più snack del solito (60,3%), più succhi di frutta (14%) e più bibite (10,4%). Anche lo stile di vita in generale è peggiorato. Basti pensare che i bambini e i ragazzi fra i 6 e i 18 anni, anche a causa della Dad, in questi mesi hanno passato circa cinque ore in più al giorno davanti a uno schermo, diventando meno attivi.

L’appello degli esperti

È per queste tutte queste ragioni che i pediatri della Sip hanno deciso di lanciare un appello e di invitare tutti i genitori a non sottovalutare il problema. “Alla luce di questo scenario diventa ancora più importante promuovere una corretta alimentazione perché l’epidemia dilagante di obesità infantile, aggravata dalla pandemia, è più silenziosa ma altrettanto pericolosa di quella generata dal Covid-19” ha affermato Annamaria Staiano, presidente Sip e professoressa ordinaria di Pediatria all’Università Federico II di Napoli. Gli esperti ricordano che il modello alimentare migliore è rappresentato dalla dieta mediterranea e dunque da un consumo abbondante di alimenti di provenienza vegetale. 

 

 

 
 
 

Da sapere!

Secondo gli esperti, la pandemia di Covid-19 ha favorito anche un aumento dei casi di disturbi alimentari fra bambini e ragazzi. Per migliorare la situazione, i pediatri consigliano di consumare il più possibile i pasti in famiglia, di non far saltare la colazione ai propri figli, di non incoraggiare il consumo di snack.

Fonti / Bibliografia

  • Società Italiana di Pediatria - Separare la cura e l’assistenza del bambino malato dalla Medicina generale dell’adultoDalla nascita e per l’intera vita: la Società Italiana di Pediatria (SIP) è nata nel lontano 1898 proponendo un’innovazione che avrebbe segnato un grande cambiamento nei decenni successivi: separare la cura e l’assistenza del bambino malato dalla Medicina generale dell’adulto. Con i suoi circa 10 mila Soci la SIP rappresenta la casa comune di tutti i pediatri italiani perché vi partecipano pediatri universitari, ospedalieri, di famiglia e di comunità.
  • Centers for Disease Control and PreventionCDC is the nation’s leading science-based, data-driven, service organization that protects the public’s health. For more than 70 years, we’ve put science into action to help children stay healthy so they can grow and learn; to help families, businesses, and communities fight disease and stay strong; and to protect the public’s health.
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dubbi su percentili e peso del feto

09/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

L'ecografo non è dotato di bilancia, quindi il peso del feto è solo stimato, con un margine di errore in più o in meno di circa il 10 per cento. Per quanto riguarda le misure, il range di normalità è compreso tra il 5°e il 95° percentile. Dunque, se il ginecologo afferma che tutto va bene significa che...  »

Bassa riserva ovarica: può iniziare una gravidanza?

09/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Può essere opportuno che la coppia che desidera un figlio si rivolga senza perdere troppo tempo a un centro per la PMA, quando la donna, soprattutto se in età matura, ha problemi relativi all'ovulazione.   »

Bimbo di 5 anni che respinge la mamma: colpa della crisi che stanno attraversando i genitori?

02/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Francesca Simion

Leggi anche:  »

A sei settimane messa a riposo a letto per 20 giorni per via di un distacco

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

I "distacchi" a inizio della gravidanza sono comuni e, soprattutto se viene già rilevata l'attività cardiaca dell'embrione, non impediscono la buona evoluzione della gravidanza. Il riposo a letto è ininfluente nel bene e nel male.   »

Fai la tua domanda agli specialisti