Covid-19, i bambini si ammalano o no?

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 14/07/2020 Aggiornato il 14/07/2020

Secondo il virologo Crisanti i bambini fino agli 11 anni non si ammalano praticamente mai di Covid-19. Rientro a scuola è sicuro

Covid-19, i bambini si ammalano o no?

Sui bambini e il Covid-19 sono state fatte varie ipotesi e ancora oggi non sono stati chiariti tutti i dubbi. Ma sembra che effettivamente nell’età infantile le probabilità di ammalarsi siano minori. La conferma arriva da un paper sulla rivista Nature. Lo spiega Andrea Crisanti, virologo dell’Università di Padova.

L’età infantile è quella meno a rischio

Bambini e ragazzi sono stati costretti a grandi sacrifici a causa del Covid-19. Per mesi sono stati isolati in casa, lontano da compagni e insegnanti, non hanno potuto frequentare i parchi e nemmeno vedere i nonni. E anche oggi, nonostante sia stato quasi tutto riaperto, il rientro a scuola a ancora tutto da scrivere. Eppure, sembra che costituiscano una delle categorie meno a rischio. “Il paper sulla rivista Nature dimostra chiaramente che i bambini di età compresa tra uno e 11 anni non si ammalano anche in presenza di una forte esposizione” ha ribadito il virologo Andrea Crisanti. Alla luce di ciò, per rendere sicura la riapertura delle scuole potrebbe essere sufficiente che gli insegnanti indossassero la mascherina, una misura che funziona sempre.

Opinioni discordi

Va detto, però, che non tutti i medici e gli scienziati la pensano in questo modo. C’è chi crede il contrario: ossia che i casi di coronavirus in età infantile siano pochi perché i bambini sono stati meno esposti, proprio grazie alla chiusura delle scuole e perché tendono ad avere sintomi meno lievi e, quindi, non vengono sottoposti a tamponi ed esami. La discussione, quindi, rimane ancora aperta.

 

 

 

 
 
 

Da sapere!

Anche sul ruolo dei bambini come “untori” non ci sono certezze. Per molti, bambini e ragazzi difficilmente portano il Covid-19 in famiglia. Per altri, si tratta di un’eventualità da non escludere.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Mamma e papà Rh negativo: in gravidanza e dopo il parto si deve fare lo stesso la profilassi?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se entrambi i genitori sono Rh negativo non ha alcun senso che alla donna venga effettuata la profilassi contro il fattore Rh positivo, viso che il figlio sarà con certezza Rh negativo.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti