Covid-19: la carica virale nei bambini è davvero più bassa?

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 18/02/2021 Aggiornato il 18/02/2021

Stando a un nuovo studio, nei bambini la carica virale è 16 volte più bassa rispetto a quella degli ultraottantenni. Ciò li rende meno contagiosi? Ecco che cosa si sa

Covid-19: la carica virale nei bambini è davvero più bassa?

I bambini possono trasmettere il Covid-19 oppure il loro ruolo di “untori” è relativo? È una delle prime domande che esperti e non si sono posti allo scoppio della pandemia e che ancora non ha trovato una risposta certa, anche se sembra che effettivamente l’età infantile rappresenti una sorta di bolla poco suscettibile all’infezione (si ammalano meno). Ora, un nuovo studio sembra confermare la minore contagiosità dei bambini rispetto agli adulti.

Le novità emerse

La nuova ricerca, in realtà, non è ancora stata sottoposta a peer review, ossia alla procedura di valutazione e di selezione prevista nell’ambito della ricerca scientifica. Tuttavia, è stata pubblicata online sul sito di prestampa medRxiv. È stata realizzata da un gruppo di studiosi dei Paesi Bassi, in particolare del Regional Public Health Laboratory Kennemerland dei Paesi Bassi, del National Institute for Public Health and the Environment e del Wilhelmina Children’s Hospital presso l’University Medical Center di Utrecht.

Analizzati i dati di oltre 25mila persone

I ricercatori hanno esaminato i risultati dei test antigenici rapidi, chiamati anche test PCR, effettuati in una zona dell’Olanda fino al primo dicembre 2020. Complessivamente hanno esaminato i dati di oltre 25mila persone: di queste più di 2.500 avevano meno di 20 anni e 238 meno di 12 anni. Nel corso delle loro valutazioni, hanno notato che le cariche virali dei campioni raccolti variavano al variare dell’età della persona.

I bambini sono meno contagiosi?

“I test PCR indicano il numero di cicli necessari a identificare il virus dopo l’amplificazione del materiale genetico, per cui più il valore che emerge è basso, maggiore sarà la carica virale” hanno spiegato gli autori. Ebbene “nei minori di 12 anni i tamponi hanno restituito un valore medio di quattro cicli più elevato rispetto a quello che emerge dai campioni degli ultraottantenni”. Questo significa che nei bambini in età scolastica la carica virale è 16 volte più bassa rispetto a quella riscontrata negli ultraottantenni. È per questa ragione che i test rapidi sono meno accurati nei giovani.

Alla luce di questo e di altri studi effettuati in passato sembra ragionevole supporre che il ruolo dei bambini nel trasmettere il Covid-19 sia effettivamente limitato.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Indipendentemente dal loro grado di contagiosità, i bambini vanno comunque tutelati. Anche nel loro caso valgono molte delle regole imposte dopo lo scoppio della pandemia di Covid-19. Fa eccezione ovviamente l’obbligatorietà della mascherina che vale solo sopra i sei anni.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Broncospasmo: c’è un modo per prevenirlo?

29/05/2023 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

ll respiro con sibilo espiratorio spesso è legato a un'infezione virale respiratoria ed è molto comune nei bambini piccoli. Tende a sparire in età scolare ma se persiste rende oppurtuno effettuare un test cutaneo per le allergie.   »

Mancato concepimento: può essere colpa di un’incompatibilità di coppia?

29/05/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

L'ipotesi che la gravidanza non si avvi a causa di un'incompatibilità di coppia è attraente per chi si occupa di infertilità, ma non ha alcun fondamento scientifico. Almeno per quanto si è scoperto fino a ora.   »

Dubbio sul valore dell’alfafetoproteina in gravidanza

22/05/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Il dosaggio dell'alfafetoproteina con il miglioramento delle tecnica ecografica ha perso significato come indagine per individuare alcune malformazioni del feto, come la spina bifida.   »

Verso la sesta settimana l’embrione non si vede: proseguirà la gravidanza?

18/05/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non è raro che prima della sesta settimana l' ecografia non visualizzi l'embrione, senza che questo sia automaticamente brutto segno. Sarà comunque l'ecografia successiva a chiarire se la gravidanza è evolutiva o no.   »

Fai la tua domanda agli specialisti