Disturbi respiratori calano se si vive vicino al verde

Miriam Cesta A cura di Miriam Cesta Pubblicato il 27/11/2018 Aggiornato il 27/11/2018

Vivere da piccoli a meno di 100 metri da alberi e prati comporta un rischio inferiore di sviluppare disturbi respiratori, come il respiro sibilante da grandi

Disturbi respiratori calano se si vive vicino al verde

I bambini che vivono nelle vicinanze di spazi verdi corrono un rischio inferiore di sviluppare, da grandi, disturbi respiratori rispetto ai coetanei che, invece, non hanno avuto lo stesso accesso ad aria più pulita. È la conclusione cui è giunto uno studio norvegese presentato nel corso del Congresso Internazionale 2018 della European Respiratory Society.

Tre inquinanti sotto la lente

I ricercatori dell’ospedale universitario di Haukeland (Norvegia) hanno prima di tutto calcolato l’esposizione media annua dalla nascita e fino ai primi 18 anni di vita all’inquinamento atmosferico, prendendo in considerazione in particolare i livelli di biossido di azoto e di due tipologie di particolato, Pm 2,5 e Pm 10, e hanno poi esaminato le caratteristiche cliniche di 5.415 persone di ogni età. Hanno quindi calcolato quante avessero avuto nel corso della vita più di tre disturbi respiratori come respiro sibilante grave, fischio al torace, mancanza di aria o tosse.

Spazi urbani con più verde

È emerso che avere avuto da piccoli una zona verde a cento metri da casa comporta un minor numero di disturbi respiratori da adulti mentre, al contrario, essere stati esposti durante l’infanzia ad aria inquinata causa lo sviluppo di un numero maggiore di problematiche respiratorie con gli anni. Dai dati raccolti è emerso ad esempio che l’esposizione a Pm10 ha aumentato la probabilità di sviluppare disturbi respiratori di più del 20% (per la precisione, del 21% a Uppsala in Svezia e del 23% a Bergen in Norvegia), mentre le persone che prima dei dieci anni di età avevano vissuto vicino al verde avevano una probabilità inferiore del 71% di respiro sibilante (dato riscontrato a Tartu, in Estonia). “I futuri piani urbanistici – spiega Ingrid Nordeide Kuiper – dovrebbero prendere atto di questi risultati, incrementando l’accesso agli spazi verdi per la popolazione”. 

Il nuovo report dell’Oms

A fare luce sulle conseguenze che possono derivare per la salute dei bambini dall’esposizione all’inquinamento è il nuovo report dell’Organizzazione mondiale della sanità, secondo cui il 93% di bambini e ragazzi di tutto il mondo con meno di 15 anni (1,8 miliardi di individui) vive in ambienti con livelli di inquinamento atmosferico superiori alle Linee guida internazionali e ogni giorno respira aria così inquinata da mettere a rischio salute e sviluppo.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Secondo l’Oms nel 2016 sono morti 600mila bambini con meno di 5 anni di età a causa di infezioni acute delle basse vie respiratorie provocate dall’aria inquinata.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

IgG positive IgM negative: immune o no alla toxoplasmosi?

04/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

IgG positive IgM negative emerse dal toxotest esprimono che la toxoplasmosi è stata contratta in passato, assicurando un'immunità nei confronti dell'infezione.   »

Vaginosi batterica da Gardnerella: che fare?

01/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Francesco De Seta

Prima di tutto, per essere sicuri che un'infezione vaginale sia dovuta alla Gardnerella occorre eseguire un vetrino con colorazione di gram perché il tampone con la coltura non serve per individuare questo batterio. Dopodiché, se confermato il sospetto, il medico può prescrivere un antibiotico ad hoc....  »

Pillola contro l’endometriosi: l’Augmentin e il Brufen ne diminuiscono l’efficacia?

01/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Antonio Clavenna

È improbabile che l'amoxicillina+acido clavulanico (Augmentin) e l'ibuprofene (Brufen) interferiscano sull'azione dei contraccettivi orali assunti sia contro l'endometriosi sia a scopo anticoncezionale.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti