Epilessia: poca vitamina B6?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 05/01/2017 Aggiornato il 05/01/2017

Esiste anche una forma di epilessia atipica causata da una carenza di vitamina B6, difficile da riconoscere. Ecco perché

Epilessia: poca vitamina B6?

Quando si parla di epilessia, tutti pensano alla forma classica, caratterizzata da crisi convulsive che traggono giovamento dall’utilizzo di farmaci antiepilettici. Invece esiste anche una forma rara di malattia, più difficile da diagnosticare, come dichiarato dagli esperti della Società italiana di neurologia pediatrica (Sinp) riuniti in occasione del 72esimo congresso in pediatria.

Vari tipi della malattia

L’epilessia è una malattia del sistema nervoso centrale, in particolare della corteccia cerebrale. Tipicamente, causa crisi convulsive di intensità variabile e viene trattata con l’utilizzo di farmaci antiepilettici. Esistono però anche forme atipiche, meno comuni. Fra queste le epilessie piridossino-dipendenti. Si tratta di un tipo particolare di epilessia causata dalla mancanza di vitamina B6, chiamata anche piridossina.

Diagnosi spesso tardiva

In circa il 70% dei casi, le epilessie piridossino-dipendenti compaiono alla nascita e vengono facilmente riconosciute. Tuttavia, possono manifestarsi anche in bambini più grandicelli e in questo caso possono essere sottostimate: quando non riguardano neonati perciò spesso la diagnosi è tardiva e i pediatri non riescono a gestire al meglio la situazione. Il problema è che quando la malattia viene scoperta a distanza di tempo dall’esordio possono comparire più frequentemente problemi motori.

Individuare il deficit

Anche questo particolare tipo di epilessia causa crisi convulsive che si ripetono in modo prolungato, ma sono resistenti ai farmaci anti-convulsivi tradizionali. Alla base c’è una carenza di vitamina B6. “Quando questa sostanza è insufficiente compare la crisi convulsiva che talvolta non viene correttamente diagnosticata. È perciò fondamentale, specie per i pediatri che operano nelle strutture di Pronto soccorso, effettuare una diagnosi precisa per poter somministrare al piccolo paziente la vitamina B6, che in poche ore fa cessare le crisi convulsive” ha spiegato Raffaele Falsaperla, presidente della Sinp.

 

 

 
 
 

In breve

I NUMERI DEL DISTURBO

L’epilessia riguarda circa 500 mila italiani, soprattutto bambini. La forma più rara colpisce poche migliaia di bambini, soprattutto neonati.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Puntura di zanzara che lascia il segno più del solito

01/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Ci sono zanzare la cui puntura causa una risposta maggiore, in più verso la fine dell'estate la pelle dei bambini può reagire in maniera più importante all'attacco degli insetti.  »

Rischio di parto pretermine: può servire il pessario?

01/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Il pessario può evitare che il collo dell'utero si raccorci ulteriormente, un'alternativa più radicale è il cerchiaggio che consiste in una cucitura della cervice che ne impedisce l'apertura fino al parto.   »

Aborto spontaneo: dopo quanto si può cercare un’altra gravidanza?

18/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'ovulazione si verifica 30 giorni dopo un aborto spontaneo ed è possibile concepire anche in questa circostanza senza che vi siano rischi di un qualsiasi tipo.  »

Fai la tua domanda agli specialisti