Febbre alta nei bambini: non servono sempre i farmaci

Patrizia Masini A cura di Patrizia Masini Pubblicato il 24/01/2019 Aggiornato il 28/01/2019

La febbre alta nei bambini getta nel panico mamma e papà che spesso pensano subito a quale farmaco dare per abbassarla. Ecco i consigli dei pediatri per non sbagliare

Febbre alta nei bambini: non servono sempre i farmaci

La febbre alta nei bambini spaventa i genitori, mentre in realtà si tratta di un meccanismo di difesa che protegge il piccolo. Ecco perché i farmaci per abbassarla vanno usati in maniera corretta e solo quando servono, per esempio quando la febbre è accompagnata ad altri sintomi come malessere generale, mal di testa, dolori muscolari e articolari. L’antibiotico invece va usato solo su consiglio medico. Ecco i consigli dei pediatri di Paidòss, l’Osservatorio nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza .

La febbre aiuta la guarigione

“I pediatri sanno che è brutta la prognosi di bambini con infezioni gravi ma che non sviluppano febbre. Sanno anche che abbassare la febbre comporta regolarmente un allungamento delle condizioni infettive – spiega il professor Maurizio De Martino, direttore del Dipartimento di pediatria internistica dell’Ospedale pediatrico Anna Meyer di Firenze. “La febbre – continua De Martino – esiste negli animali da 40 milioni di anni ed è presente in tutte le specie, incluse quelle più in basso nella scala zoologica. Quando un fenomeno biologico è mantenuto a lungo in tutte le specie – fa notare – vuol dire che è indispensabile per la sopravvivenza”.

Se non ha malesseri, non serve

Prima di tutto occorre considerare che se il bambino ha la febbre ma sta bene, somministrare l’antipiretico è un errore molto grave. Deve essere impiegato soltanto quando la febbre si associa a condizioni di malessere generale e dolore.  “L’antipiretico di prima scelta – informa il professor De Martino – è il paracetamolo che va somministrato in genere ogni 6 ore con dosaggio di 60 mg/kg/giorno, suddiviso in 4 dosi”.

Le 5 regole per usare bene l’antipiretico

È anche importante seguire queste 5 regole:

1)    Rispettare la dose prescritta dal medico o indicata nel foglio illustrativo.

2)    Rispettare i tempi di assunzione indicati dal medico.

3)    L’effetto deve essere atteso dopo circa un’ora e mezza.

4)    La via di somministrazione è sempre quella orale, salvo casi rari.

5)    Non impiegare mai i cosiddetti ‘rimedi della nonna’ di propria iniziativa come spugnature, ghiaccio o pezzette. Sono inutili e possono essere anche controproducenti perché causano brividi innalzando la temperatura e aumentando il malessere generale nel bambino.

Le 5 regole per intervenire in caso di febbre

Ecco che cosa fare se il bimbo presenta la febbre:

1)    Impiegare solo il termometro elettronico digitale, posizionandolo esclusivamente sotto l’ascella. La via rettale è fastidiosa e può provocare incidenti.

2)    Far visitare in giornata il lattante febbrile, perché è frequente la possibilità di infezione batterica grave.

3)    Se la febbre non si abbassa, non insistere con l’antibiotico: non sempre la febbre è causata da un’infezione batterica.

4)    Pensare sempre alla malaria nel bambino febbrile, nei casi di ritorno da un paese a endemia malarica.

5)    Infine, tenere presente che non esiste la febbre da eruzione dentaria.

 

 
 
 

In breve

 

MAI L’ANTIBIOTICO DI PROPRIA INIZIATIVA

Quando un bimbo ha la febbre si interviene con un antipiretico (nei casi indicati sopra) perché l’antibiotico va somministrato principalmente in presenza di un’infezione batterica. Comunque va sempre consultato il medico. 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Quale latte a 13 mesi se si smette di allattare al seno?

10/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Dopo l'anno di vita si può tranquillamente offrire il latte vaccino, meglio in tazza per evitare che il bambino ne assuma troppo.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti