Fegato grasso nei bambini aumenta il rischio di diabete

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 14/10/2019 Aggiornato il 14/10/2019

Il fegato grasso è la malattia epatica più frequente in età infantile. È pericolosa anche perché aumenta il rischio di prediabete e diabete

Fegato grasso nei bambini aumenta il rischio di diabete

Fra i fattori di rischio per il prediabete e il diabete infantile c’è anche il fegato grasso nei bambini, la malattia epatica più frequente nell’infanzia. Lo sostiene un recente studio condotto da un’équipe internazionale di ricercatori, dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, dell’Università di Verona e dell’Università di Southampton, e pubblicato sulla rivista Journal of Epatology.

Una malattia del fegato

Per steatosi epatica o NAFLD si intende un processo di accumulo di grassi nelle cellule del fegato. Normalmente il grasso rappresenta meno del 5% del peso del fegato. Quando supera tale percentuale (fino ad arrivare al 30%) si inizia a parlare appunto di steatosi epatica. Questa malattia interessa circa il 3-12% dei bambini di peso normale e il 70% nei bambini sovrappeso o obesi. Nel tempo, il fegato grasso nei bambini può evolvere nella steatoepatita non alcolica o NASH, cioè epatite e fibrosi epatica. In questo caso, nel fegato, oltre all’accumulo di grasso, si ha anche la comparsa di fibrosi conseguente ai processi infiammatori.

Come è stato condotto lo studio

Lo studio ha riguardato 700 bambini italiani: di questi 599 era affetto da steatosi epatica e 119 no. Tutti, però, presentavano un indice di massa corporea e una circonferenza addominale simili. Durante la ricerca, che è durata dal gennaio 2003 al settembre 2018, gli autori hanno sottoposto i piccoli volontari a una serie di controlli, in particolare agli esami per misurare il livello di zuccheri nel sangue e la tolleranza al glucosio e per diagnosticare un eventuale diabete.

Il legame fra fegato grasso e diabete

Dall’analisi dei risultati, è emerso che nei bambini che soffrivano di steatosi epatica la prevalenza di alterata tolleranza al glucosio agli esami di laboratorio e alla curva da carico orale di glucosio era significativamente più elevata rispetto a quella dei bambini con fegato sano: 20,6% contro 11%. Nel dettaglio, il 19.8% di questi bambini aveva prediabete, mentre lo 0.8% aveva diabete franco. Non solo. Si è anche visto che i bimbi affetti da NAFLD e da prediabete/diabete avevano una probabilità maggiore di sviluppare la forma più severa della malattia epatica (NASH), rispetto a quelli con una normale tolleranza al glucosio: del resto, l’obesità addominale è uno dei fattori di rischio più importanti per la NASH.

 

 

 

 
 
 

Da sapere!

I pilastri della cura, e anche della prevenzione, della steatosi epatica sono attività fisica e dieta: due armi fondamentali anche nel diabete.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Cisti del plesso corioideo individuata dall’ecografia: meglio fare altre indagini?

13/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Le cisti del plesso corioideo isolate, ossia non associate ad altre anomalie ecografiche, sono considerate varianti normali, senza effetti sullo sviluppo neurologico o intellettivo del bambino: nella maggior parte dei casi, scompaiono spontaneamente tra la 26ª e la 32ª settimana di gestazione. Quando...  »

Mamma bianca con occhi chiari, papà nero con occhi scuri: che occhi avrà il bambino?

11/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Una coppia formata da un genitore con gli occhi scuri e da un genitore con gli occhi chiari avrà molto più facilmente un bambino con occhi scuri. A meno che gli ascendenti del primo genitore non abbiano occhi chiari, eventualità che per le persone di pelle scura è davvero rara.  »

Iodio: va preso in allattamento dopo una tiroidectomia?

11/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Gianni Bona

Se la terapia sostitutiva che si affronta quando la tiroide viene asportata mantiene i valori relativi al TSH e agli ormoni tiroidei nella norma, non c'è alcun bisogno di assumere un'integrazione di iodio.   »

Fai la tua domanda agli specialisti