6 motivi per cui i bambini dicono le bugie e come farli smettere

Paola Risi A cura di Paola Risi Pubblicato il 15/03/2023 Aggiornato il 15/03/2023

In genere il bambino comincia a dire le bugie in modo inconsapevole, ossia non sa di mentire. Solo in un secondo tempo imparerà a dire le bugie con intenzionalità. Ecco i consigli per i genitori

dire le bugie fa parte di una fase dello sviluppo psicologico dei bambini. Ecco come i genitori dovrebbero comportarsi quando scoprono che il loro bambino dice le bugie

Intorno ai 2-3 anni di età, quando il piccolo ha ormai acquisito una certa disinvoltura nell’utilizzo del linguaggio, impara anche a dire le bugie.

Quando iniziano a dire le bugie

In questa prima fase però non si tratta di bugie “utilitaristiche”, dette cioè consapevolmente e con uno scopo preciso, ma di frottole innocenti o invenzioni fantastiche che hanno a che fare con il cosiddetto “pensiero magico”, l’assetto mentale caratteristico dell’infanzia che, secondo J. Piaget, figura di riferimento della psicologia dell’età evolutiva, è contraddistinto dall’assenza di una netta separazione tra la realtà e l’immaginazione.
Questa particolare predisposizione del bambino, oltre a stimolare in lui l’elaborazione di racconti fantastici (1), gli consente di negare un fatto evidente (2) o di alterare secondo la sua volontà delle verità che non gli piacciono o che sono ancora troppo difficili da accettare (3).

Perché un bambino mente

Verso i 4-5 anni il bambino inizia a distinguere più chiaramente ciò che è vero da ciò che è falso e quindi a sapere, quando dovesse capitargli, di mentire. È proprio a questa età che fanno la loro comparsa le cosiddette “bugie intenzionali” o “utilitaristiche” che nella maggior parte dei casi hanno precisi obiettivi, per esempio:

  • 4) nascondere a mamma e papà di aver combinato un guaio;
  • 5) evitare una sgridata o una punizione;
  • 6) risparmiarsi la fatica di fare qualcosa che non si ha voglia di fare.

Di solito, però, a questa età è molto semplice scoprire se il bimbo sta mentendo: egli non ha, infatti, ancora acquisito dimestichezza e quindi, quando dice la bugia, tende ad assumere un atteggiamento imbarazzato e nervoso e a contraddirsi facilmente. È proprio in questa fase che mamma e papà devono iniziare a dare più peso alle bugie del piccolo e a monitorare l’evoluzione di questo comportamento, avendo cura di trasmettergli messaggi molto chiari circa il fatto che mentire è sbagliato.

Un segnale di autonomia
La comparsa delle “bugie intenzionali” nel bambino segnala una tappa significativa nel progressivo percorso verso l’indipendenza nei confronti dei genitori. Proprio come la comparsa del “no”, intorno ai 2 anni, rappresenta una prima forma di affermazione della propria volontà contro quella di mamma e papà, così dire una bugia permette al piccolo di creare una sorta di margine tra il proprio mondo personale e quello delle figure adulte di riferimento. Al contrario, la totale incapacità di mentire a mamma e papà indica l’assenza di questo confine e la permanenza di una condizione di completa dipendenza e continuità.

Che cosa fare quando un bambino impara a dire le bugie

1. Esprimere in modo netto il proprio giudizio negativo sulle bugie “utilitaristiche”fin dalla loro prima comparsa.
2. Non cadere in contraddizione davanti al bambino, evitando in sua presenza di ricorrere, come si fa spesso, alle cosiddette “bugie buone”, ma sforzarsi di adottare dei comportamenti coerenti con quello che si dichiara a parole. Col tempo e con l’aiuto dei genitori, egli imparerà a capire la differenza tra queste bugie dette a fin di bene e quelle utilitaristiche che sottendono un inganno.
3. Non eccedere negli atteggiamenti rigidi o punitivi: ciò rischierebbe di spingere il piccolo a mentire più spesso proprio al fine di evitare i castighi.
4. Cercare di trasmettere al bambino dai 5-6 anni il concetto-chiave che, raccontando di frequente bugie, si rischia di perdere la fiducia da parte di mamma e papà che inizieranno a dubitare di ogni sua affermazione.

 

 

 
 
 

In sintesi

Come cambiano le bugie dei bambini?

All’inizio i bambini dicono le bugie “senza malizia”, ossia non è ancora presente in loro la volontà di mentire alla mamma o al papà. Solo verso i 4 anni, i più furbetti imparano a dire le bugie, per esempio, per sfuggire a un rimprovero dei genitori o per non fare quello che viene chiesto loro.

 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti