I bambini neutralizzano il Covid-19: ecco perché i piccoli mettono il virus KO

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo Pubblicato il 13/04/2021 Aggiornato il 13/04/2021

I ricercatori dell’ospedale Bambino Gesù di Roma hanno scoperto che attraverso un complesso meccanismo immunologico i bambini neutralizzano il Covid-19

I bambini neutralizzano il Covid-19: ecco perché i piccoli mettono il virus KO

All’inizio della pandemia di Covid-19, ci si era resi subito conto che i bambini mostravano sintomi molto lievi, simili a una leggera forma influenzale e che spesso erano del tutto asintomatici. Uno studio condotto dall’ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma e pubblicato su Cell Reports ha identificato le caratteristiche immunologiche dei soggetti che reagiscono meglio all’infezione da SARS-CoV-2, con decorso rapido e sintomi lievi. L’obiettivo era comprendere i meccanismi per i quali i bambini neutralizzano il Covid-19.

La ricerca è stata realizzata insieme all’Università di Padova e all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie e promossa dal gruppo di studio “CACTUS – Immunological studies in children affected by Covid and acute diseases”, creato da medici e ricercatori del Dipartimento Pediatrico Universitario Ospedaliero del Bambino Gesù nel pieno dell’emergenza sanitaria.

Lo studio sui giovanissimi

L’indagine del Bambino Gesù ha riguardato 66 tra bambini e ragazzi di età compresa tra 1 e 15 anni, ricoverati nel Centro Covid del Bambino Gesù di Palidoro nell’estate del 2020. La maggior parte dei giovanissimi inseriti nello studio manifestavano pochi sintomi a inizio infezione e a una settimana di distanza risultavano già asintomatici e clinicamente guariti.

Nello studio non sono stati coinvolti i bambini che presentavano sintomi più seri, per esempio quello della Mis-C, la sindrome infiammatoria multisistemica pediatrica. Si tratta di un insieme di sintomi, correlati probabilmente all’infezione da Sars-CoV-2, che si può presentare nei più piccoli, caratterizzata da febbre, nausea, vomito e infiammazione a organi interni. Gli esperti hanno escluso dall’indagine questi piccoli proprio per indagare l’attività del sistema di difesa in chi reagiva meglio e capire come i bambini neutralizzano il Covid-19.

Una carica virale molto bassa

Le analisi di laboratorio hanno messo in evidenza che il profilo immunologico dei bambini che già dopo una settimana erano riusciti a neutralizzare il virus, era caratterizzato da una grande quantità di linfociti T e B specifici contro Sars-CoV-2, in grado di riprodursi velocemente una volta entrati in contatto con il virus e di produrre anticorpi in grado di neutralizzarlo. Nei piccoli che presentavano questa caratteristica, dopo una sola settimana gli esperti hanno riscontrato una carica virale molto bassa, pari a meno di 5 copie virali per microlitro di sangue, in grado di annullare la capacità infettiva e quindi la possibilità di contagiare altre persone, anche in caso di tampone ancora positivo.
La presenza di linfociti T e B specifici contro il coronavirus, inoltre, sarebbe legata all’esposizione dei bambini ad altri virus stagionali. In altre parole, i bambini neutralizzano il Covid-19 più facilmente quando, nella loro storia clinica, sono già entrati in contatto con un numero elevato di altri virus influenzali. L’identificazione delle caratteristiche immunologiche di questi piccoli sarà utile anche in futuro per la messa a punto di vaccini () ad hoc per i giovanissimi, oltre a strategia di cura mirate.

 

 

 

 
 
 

Da sapere!

Le ultime varianti del Covid-19 sembrano colpire maggiormente i bambini, causando oltre ai sintomi respiratori, anche cefalea. Mentre la campagna vaccinale procede, è quindi opportuno non abbassare la guardia e continuare a osservare le misure di sicurezza, come il lavaggio delle mani e l’impiego della mascherina per i più grandicelli.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Citomegalovirus e paura del contagio

26/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se, durante la gravidanza, si teme che il proprio partner sia stato contagiato dal citomegalovirus, che si trasmette anche attraverso i rapporti sessuali, può essere opportuno verificarlo attraverso un dosaggio degli anticorpi specifici.   »

Regressione nel linguaggio in un bimbo di 18 mesi: c’è da preoccuparsi?

24/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Quando si ha il dubbio che il bambino sia interessato da un disturbo del neurosviluppo è opportuno richiedere il parere di uno specialista.   »

Streptococco: può dare febbre nonostante l’antibiotico?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

L'infezione alla gola dovuta a streptococco ha caratteristiche inconfondibili: mal di gola e febbre elevata, assenza di raffreddore e tosse (che invece accompagnano di norma le infezioni respiratorie virali) e, soprattutto, scomparsa della febbre a 24 ore dall’inizio della terapia antibiotica.   »

Vitamina D: una sua carenza può influenzare la fertilità?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La vitamina D non serve soltanto per fissare il calcio nelle ossa, ma ha effetti sia sul sistema immunitario (potenzia le difese, come la vitamina C) sia sulla fertilità maschile e femminile.   »

Quale latte a 13 mesi se si smette di allattare al seno?

10/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Dopo l'anno di vita si può tranquillamente offrire il latte vaccino, meglio in tazza per evitare che il bambino ne assuma troppo.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti