I bambini si ammalano meno di coronavirus, ma sono ugualmente contagiosi

Metella Ronconi A cura di Metella Ronconi Pubblicato il 20/07/2020 Aggiornato il 20/07/2020

Lo ha scoperto un team di scienziati tedeschi. Ecco perché è importante non abbassare la guardia soprattutto in vista della ripresa della scuola

I bambini si ammalano meno di coronavirus, ma sono ugualmente contagiosi

Sappiamo che i bambini, soprattutto al di sotto dei 9 anni, esprimono l’infezione in maniera asintomatica o con forme di malattia generalmente lievi. Nuovi dati sono emersi recentemente da una ricerca tedesca, guidata dal virologo Christian Drosten dell’ospedale Charité di Berlino. Lo studio ha evidenziato che il coronavirus si replica bene nelle alte vie respiratorie dei bambini e i campioni virali prelevati dai giovani pazienti e coltivati in laboratorio hanno il medesimo tasso di crescita di quelli degli adulti.

I bambini quindi, pur avendo raramente forme gravi di malattia, se s’infettano esprimono lo stesso potenziale di contagiosità degli adulti.

Identica capacità di contagio

Lo studio effettuato in Germania è stato condotto da scienziati che hanno collaborato con i colleghi del Centro per l’Evoluzione dei Patogeni del Dipartimento di Zoologia dell’Università di Cambridge (Regno Unito) e del Centro Tedesco per la Ricerca sulle Malattie Infettive (DZIF). I ricercatori, grazie ai tamponi rino-faringei, hanno prelevato campioni biologici da 3.712 pazienti (adulti, adolescenti e bambini) con Covid-19, attraverso la tecnica che serve a rilevare l’Rna virale, e hanno osservato che la quantità di virus è paragonabile in tutte e tre le fasce d’età.

Meno esposti ma uguale rischio di diffondere il virus

Ne consegue che sussisterebbe la medesima capacità di contagio, pur essendo bambini e adolescenti meno esposti al rischio di complicanze. Anche i bambini devono quindi adottare le misure raccomandate per prevenire l’infezione, in particolare la frequente pulizia delle mani con acqua e sapone o disinfettante per le mani a base di alcol oltre a evitare il contatto con persone malate.

 

 
 
 

Da sapere!

I risultati di questo studio incideranno inevitabilmente sul dibattito, molto sentito non solo in Italia ma in tutto il mondo, sulle modalità di ripresa dell’attività scolastica nel prossimo autunno. In base alle evidenze scientifiche raccolte, come questo studio tedesco, un certo grado di cautela sembra giustificato.

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Mamma e papà Rh negativo: in gravidanza e dopo il parto si deve fare lo stesso la profilassi?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se entrambi i genitori sono Rh negativo non ha alcun senso che alla donna venga effettuata la profilassi contro il fattore Rh positivo, viso che il figlio sarà con certezza Rh negativo.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti