Attenzione agli schermi sui bambini: possono sviluppare il disturbo ossessivo compulsivo

Lorenzo Marsili A cura di Lorenzo Marsili Pubblicato il 20/02/2023 Aggiornato il 20/02/2023

I bambini che trascorrono diverso tempo davanti agli schermi sono più a rischio di sviluppare disturbo ossessivo compulsivo. Ogni ora in più fa crescere i problemi

I bambini trascorrono troppo tempo con i device e questo comporta seri rischi

Caratterizzato da pensieri e necessità ricorrenti, il disturbo ossessivo compulsivo (DOC) comporta ansia e disagio a livello psicologico, arrivando a costringere chi ne soffre a convivere con una necessità morbosa per sentirsi bene e tranquillizzarsi. A soffrirne possono essere anche i bambini e, in molti casi, c’entrano schermi e videogiochi.

I bambini soffrono di disturbo ossessivo compulsivo

A rivelare una crescita importante del rischio di incorrere in disturbo ossessivo compulsivo nei bambini è uno studio  coordinato dall’Università della California e pubblicato sul Journal of Adolescent Health. Stando ai dati raccolti dagli studiosi statunitensi, infatti, per ogni ora al giorno passata davanti a vedere video il rischio cresce dell’11%. Il dato sale al 13% quando i piccoli giocano ai videogame.

Come scoprire se i bambini soffrono di disturbo ossessivo compulsivo

I bambini che giocavano per troppo tempo ai videogiochi – come ha spiegato anche Jason Nagata, tra le prime firme dello studio – finiscono in un vortice vizioso che li porta a sentire un forte bisogno di giocare per sempre di più e, al tempo stesso, non riuscire a smettere, nonostante la presa di coscienza sul problema e i tentativi di staccarsi dallo schermo. Lo stesso discorso si può allargare anche ai normali video.

Perché i videogiochi provocano disturbo ossessivo compulsivo nei bambini

Da queste premesse, i ricercatori hanno avviato un’indagine che ha preso in esame le abitudini di un oltre 9mila e 200 bambini americani di età compresa tra i 9 e i 10 anni. I piccoli sono stati sottoposti a un questionario per comprendere le loro abitudini, il loro rapporto con gli schermi e quale device  prediligessero. Le risposte hanno evidenziato come i bambini trascorressero addirittura quasi quattro ore al giorno davanti a uno schermo.

Che problemi porta il disturbo ossessivo compulsivo?

Dopo due anni, la ricerca è tornata a valutare i bambini. Sono stati interrogati i genitori e i “tutori” di piccoli per ricavare notizie circa eventuali sintomi di disturbo ossessivo compulsivo verso gli schermi. Le risposte hanno evidenziato come nel 4,4% dei casi si fosse palesato DOC, con una percentuale importante che riguardava i bambini che trascorrevano un tempo maggiore proprio a giocare con i videogame o a guardare video.

Un risultato importante e preoccupante che dovrebbe portare i genitori a controllare queste situazioni, aiutando i piccoli ad uscire al pericoloso vortice del disturbo ossessivo compulsivo e scongiurare rischi per la salute mentale dei bambini.

 

 
 
 

In sintesi

Quanto tempo ci vuole per guarire dal disturbo ossessivo compulsivo?

Uscire dal vortice del DOC è possibile. Solitamente, per ridurre i sintomi o veder addirittura sparire il problema occorrono circa 2-3 mesi.

In quale epoca esordisce solitamente il disturbo ossessivo compulsivo?

Il disturbo ossessivo compulsivo non ha un’età, ma può manifestarsi fin dall’infanzia. In molti casi, le prime sintomatologie si manifestano precocemente, con i 10 anni che sembrano essere un’età particolarmente sensibile.

 

Fonti / Bibliografia

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