Influenza intestinale 2023: sintomi, durata e cure

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo Pubblicato il 15/12/2023 Aggiornato il 15/12/2023

L'influenza intestinale o gastroenterite virale è spesso dovuta al Rotavirus, responsabile di malessere, vomito e diarrea. Non occorre assumere farmaci, ma somministrare al bambino molti liquidi, soluzioni elettrolitiche e probiotici

Influenza intestinale 2023: sintomi, durata e cure

È arrivata anche quest’anno l’influenza intestinale: un intenso malessere che ha colpito un po’ tutti, adulti e bambini, incidendo soprattutto sul benessere dei più piccoli. Caratterizzata da febbre, vomito e dissenteria, ha una durata di pochi giorni, ma è bene non trascurarla. Ecco dunque come affrontare l’influenza intestinale del 2023.

Influenza intestinale inverno 2023: come si manifesta

La definizione corretta di influenza intestinale è gastroenterite virale. Responsabili dei sintomi sono infatti alcuni tipi di virus intestinale, che attaccano l’apparato digerente a livello di stomaco e intestino. Si verifica allora una condizione infiammatoria diffusa che provoca sintomi come:

  • perdita di appetito
  • dolore addominale
  • nausea
  • vomito
  • diarrea acquosa

Inoltre possono comparire febbre, stanchezza, malessere generale.

I virus responsabili dell’influenza intestinale

L’influenza intestinale bambini è dovuta a diversi tipi di virus intestinale, ma i più diffusi sono tre: il Rotavirus, il Norovirus e alcuni ceppi di Adenovirus.

  • Il Rotavirus è il più diffuso responsabile di forme di gastroenterite virale nei più piccoli. Diffuso soprattutto nei mesi freddi, difficilmente colpisce i neonati al di sotto dei sei mesi perché hanno ancora gli anticorpi trasmessi dalla madre attraverso la placenta. Nei bambini dai sei mesi ai tre anni circa causa vomito e dissenteria abbastanza intensi, che rischiano di provocare disidratazione. Per questo, può richiedere il ricovero in ospedale per la somministrazione di liquidi.
  • Il Norovirus o Virus di Norwalk, così chiamato dal luogo in cui fu individuato per la prima volta, è un virus intestinale legato soprattutto all’ingestione di acqua infetta e di alimenti contaminati. Per questa ragione colpisce soprattutto chi frequenta mense di scuole, campeggi, centri ricreativi e così via. Non è legato alla stagione, ma provoca epidemie di gastroenterite con sintomi classici (dissenteria e vomito) durante tutto il corso dell’anno.
  • Alcuni ceppi di Adenovirus (il virus che di solito provoca solo il raffreddore) possono causare gastroenteriti virali con diarrea, vomito e sintomi respiratori come febbre e raffreddore. La durata di questi malesseri è piuttosto lunga e arriva a volte a 10-12 giorni.

Quanto dura l’influenza intestinale 2023

L’influenza intestinale 2023 può essere provocata da uno di questi virus che colpiscono in inverno e causano gastroenterite, probabilmente il Rotavirus, e ha una durata di tre o quattro giorni. In alcuni casi, può arrivare a dieci giorni circa. Si diffonde soprattutto nei luoghi chiusi con scarsa aerazione, come nidi, scuole, locali pubblici. I virus responsabili si trasmettono infatti da una persona all’altra attraverso le goccioline di saliva, con i colpi di tosse o semplicemente parlando.
I sintomi compaiono uno-tre giorni dopo il contatto con la persona infetta. La fase acuta dura solitamente due giorni, seguita da un periodo in cui avviene una graduale ripresa con la scomparsa dei sintomi. La sensazione di debolezza e di stanchezza, dovuta alla perdita di liquidi e minerali, può durare più a lungo.

Cosa mangiare con influenza intestinale

In caso di influenza intestinale nei bambini, è importante almeno per la fase acuta somministrare molti liquidi. Le scariche diarroiche e il vomito infatti causano una importante perdita di liquidi e di sali minerali, soprattutto di sodio e di potassio. Questo, soprattutto nei bambini più piccoli al di sotto dei due anni, espone a un serio rischio di disidratazione. Di conseguenza è bene:

  • proporre al bambino soprattutto liquidi, come succhi di frutta senza zucchero, spremute, tè, tisane;
  • non sospendere l’allattamento al seno, se il bambino è ancora alimentato in questo modo;
  • se il bambino ha problemi di vomito, sospendere gli alimenti solidi soprattutto di origine animale;
  • successivamente reintrodurre a poco a poco vegetali al vapore, come patate e carote e in seguito  carboidrati come riso o pasta cotti senza grassi. Le prime proteine che si possono consumare sono quelle della carne bianca, come pollo o tacchino.

Rimedi per influenza intestinale

Sia che interessi i bambini, sia che colpisca gli adulti, ecco quali sono i rimedi per l’influenza intestinale:

  • chiedere al medico consigli per la preparazione di una soluzione a base di liquidi ed elettroliti, da proporre al bambino fresca e con un cucchiaino, per evitare che la vomiti
  • non prendere antidiarroici o antibiotici (che sono inefficaci in caso di gastroenterite virale) perché non aiutano a risolvere il problema
  • scegliere fermenti probiotici adatti all’età, da assumere sciolti in poca acqua oppure in forma di latte fermentato, dopo che i sintomi sono scomparsi
  • bere il succo di mirtillo nero, eventualmente diluito in poca acqua, che ha un effetto astringente nei confronti della diarrea
  • assumere tisane di camomilla, biancospino, passiflora perché hanno un effetto calmante che aiuta il bambino a riposare meglio. Inoltre contribuiscono all’idratazione dell’organismo.

Foto di Boom da Pexels.com

 

In breve

Se il bambino ha un’influenza intestinale con nausea e vomito, è importante garantirgli una corretta idratazione proponendogli spesso da bere, soprattutto soluzioni elettrolitiche che reintegrano i liquidi e i minerali. L’alimentazione deve essere leggera, a base di cereali, patate e carote, solo dal momento in cui non ci sono più crisi di vomito

 

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