Inquinamento: più bronchiti per i bambini che vivono in città

Metella Ronconi A cura di Metella Ronconi Pubblicato il 15/01/2020 Aggiornato il 15/01/2020

Vivere in città ad alto tasso di inquinamento mette a rischio bronchi e polmoni dei bambini che rischiano di ammalarsi più spesso. I risultati di uno studio inglese

Inquinamento: più bronchiti per i bambini che vivono in città

I risultati di una ricerca del King’s College di Londra, realizzata in 13 città nel Regno Unito e in Polonia,  rivelano una situazione di rischio elevato per chi abita in zone dove il traffico (e l’inquinamento) si fanno sentire: un’insidia per i bronchi e polmoni di tutti, ma soprattutto per quelli dei bambini che rischiano più bronchiti.

L’inquinamento rallenta la crescita polmonare nei bimbi

Lo studio, scritto dai ricercatori del King’s College  con una coalizione di 15 Ong che si occupano di salute e ambiente, ha rilevato che l’inquinamento atmosferico contribuisce ad aumentare il rischio di malattie cardiache, ictus, insufficienza cardiaca e bronchiti. Secondo i dati raccolti, l’inquinamento atmosferico in strada ha rallentato la crescita polmonare nei bambini di circa il 14% a Oxford, del 13% a Londra, dell’8% a Birmingham, del 5% a Liverpool, del 3% a Nottingham e del 4% a Southampton. Per i ricercatori, se l’inquinamento dell’aria fosse ridotto di un quinto, ci sarebbero migliaia di casi in meno di bambini con bronchite in quelle città del Regno Unito.
Il rapporto ha analizzato le condizioni di salute nelle persone che vivono in aree ad alto inquinamento e le ha confrontate con la popolazione generale. Si è concentrato non solo sui ricoveri e i decessi in ospedale, ma anche su sintomi come le infezioni respiratorie e l‘asma. Vivere a meno di 50 metri da una strada a grande scorrimento potrebbe aumentare il rischio di cancro ai polmoni() fino al 10%, secondo il documento.

I bambini sono la categoria più vulnerabile

Secondo l’Onu l’inquinamento atmosferico provoca dai 6 ai 7 milioni di morti premature l’anno. Tra i soggetti più vulnerabili ci sono i bambini, che hanno polmoni più piccoli, respirano a una velocità doppia rispetto agli adulti e hanno un sistema immunitario che si sta sviluppando, per questo sono quelli che subiscono maggiormente gli effetti nocivi a livello sanitario e neurologico dell’inquinamento. Inoltre sono maggiormente esposti al rischio di infiammazione e infezioni delle prime vie aeree e ad ammalarsi di allergie respiratorie, in quanto l’infiammazione persistente delle mucose respiratorie provocata dagli inquinanti dell’aria determina una maggior facilità a diventare allergici.

 

 

 
 
 

Da sapere!

L’allarme arriva anche dall’Unicef: l’inquinamento è associato a uno dei più grandi killer dei bambini, la polmonite(), che è collegata ad asma, bronchite e altre malattie respiratorie; inoltre danneggia il tessuto cerebrale e minaccia lo sviluppo cognitivo dei bambini, con conseguenze per tutta la vita sull’apprendimento e il loro potenziale futuro.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Gravidanza biochimica: che cos’è?

25/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La gravidanza biochimica non è altro che una gravidanza che inizia ed è testimoniata dal test positivo, quindi dalla presenza dell'ormone beta-hCG nel sangue o nelle urine, ma poi si spegne prima che sia rilevabile dall'ecografia.  »

Sintomi di cistite che non passano da mesi: cosa può essere?

25/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

A fronte di disturbi urinari importanti, per prima cosa si devono effettuare urinocoltura e tampone vaginale. Una volta esclusa la responsabilità di un agente infettivo, come per esempio la Clamidia, si può pensare alla cistite interstiziale.   »

Arrosticini e paura di aver contratto la toxoplasmosi

22/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

La carne può essere un veicolo di trasmissione del toxoplasma, ma questo vale solo se è poco cotta. Se viene cucinata a una temperatura superiore ai 70 gradi il rischio viene scongiurato.   »

Sanguinamento in 9^ settimana: serve il riposo assoluto?

20/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Il riposo assoluto nelle prime settimane di gravidanza, prescritto a fronte di un sanguinamento, non ha alcuna utilità e non influisce sull'andamento della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti