L’effetto dei social sulla vita dei ragazzi: risultato a sorpresa
A cura di Luciana PellegrinoPubblicato il 01/07/2019Aggiornato il 01/07/2019
Secondo uno studio di Oxford i social hanno un effetto ridotto sul benessere e sulla felicità dei ragazzi, per i quali contano più la famiglia, gli amici e la scuola
Argomenti trattati
L’effetto dei social è limitato sulla felicità dei ragazzi, per i quali conterebbero più gli affetti, ovvero la famiglia, gli amici e la scuola. Ad affermarlo è uno studio effettuato tra il 2009 e il 2016 da un team di ricercatori dell’Università di Oxford e pubblicato sulla rivista scientifica Pnas. Secondo la ricerca i ‘teenager social’ sarebbero di poco più insoddisfatti della propria vita rispetto ai giovani meno social.
Lo studio su 10.000 teenager
Per la ricerca gli studiosi hanno esaminato oltre 10.000 ragazzi e ragazze, tra i 10 e i 15 anni, monitorando il tempo dedicato ai social ogni giorno. Agli adolescenti è stato poi chiesto di compilare un questionario e di valutare la propria soddisfazione personale, in base a diversi aspetti della vita. I ricercatori hanno infine raccolto i risultati ed effettuato un’analisi incrociata con altri 2.000 test, partendo dalle informazioni ricevute dai giovani. Queste nuove analisi hanno dimostrato che i teenager che trascorrono più tempo davanti ai social hanno una possibilità leggermente di poco superiore, rispetto a quelli meno social, di non essere completamente soddisfatti della propria vita.
Gli effetti dopo un anno
I ricercatori dell’Università di Oxford spiegano che: “i cambiamenti nell’uso dei social media possono spiegare soltanto lo 0,25% di eventuali modifiche nella loro soddisfazione di vita un anno dopo. Al contrario, fluttuazioni nel benessere spiegano solo lo 0.04% dei cambiamenti nell’uso dei social un anno dopo, un effetto estremamente limitato”. Dai risultati è emerso che solo nelle ragazze che si sentono insoddisfatte di certi aspetti della propria vita è presente una lieve riduzione nell’uso dei social, tuttavia l’effetto dei social rimane moderato.
I rischi correlati
I social sono ormai parte integrante della nostra vita. Oltre ad alcuni benefici, possono portare anche differenti effetti negativi, soprattutto sui ragazzi, tra cui: ansia, depressione, basso livello di autostima, malumore, insonnia e dipendenza.
Da sapere!
L’Oms consiglia di evitare l’esposizione agli schermi di qualsiasi tipo prima dei 2 anni, o comunque di limitare lo screen time: massimo un’ora per i più piccoli di età compresa tra i 24 mesi e i 5 anni di vita.
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.
Sono gli adulti a dover trovare il modo di mediare i conflitti tra fratelli, anche pretendendo con affettuosa fermezza il rispetto di alcune regole base, prima tra tutte il divieto di offendersi con parolacce e insulti vari. »
I sintomi causati dal virus influenzale che sta circolando massicciamente non includono la cistite che, nella stragrande maggioranza dei casi, è dovuta a un batterio. »
Esistono psicofarmaci in grado di assicurare il benessere psicologico, senza avere come controindicazione la gravidanza. La strategia terapeutica più adatta va però pensata PRIMA del concepimento. »
Se la nausea si protrae oltre il primo trimestre, interferendo pesantemente sulla qualità della vita, diventa opportuno valutare opzioni terapeutiche che abbiano una maggiore efficacia rispetto ai tradizionali rimedi naturali. »
Il lasso di tempo che intercorre tra l'assunzione di un cibo contaminato e l'eventuale comparsa di sintomi da intossicazione dipende dal tipo di agente infettivo coinvolto. »
Bisogna sempre attendere l'8^ settimana prima di pronunciarsi rispetto al destino di una gravidanza e anche qui con un margine di errore dell'1% sull'esito favorevole dello sviluppo embrio-fetale. L'aspetto importante è che questo processo di selezione sia rispettato e compreso dalla donna. »
La scarsa tolleranza al magnesio potrebbe essere dovuta al fatto che non è ciò di cui si è carenti perché l'organismo, se ha bisogno di qualcosa, di solito ne fa tesoro. »
Nel caso in cui ci sia il sospetto di una vaginite, anche inn gravidanza è opportuno effettuare il tampone vaginale che da un lato non espone a rischi dall'altro permette di individuare l'origine dei sintomi. »