L’importanza del sonno si impara a scuola

Metella Ronconi A cura di Metella Ronconi Pubblicato il 17/02/2020 Aggiornato il 17/02/2020

Quasi il 40% dei bambini non dorme a sufficienza: la carenza di sonno è riconosciuta come un vero e proprio problema di salute pubblica. Al via il concorso nelle scuole sull’importanza del sonno

L’importanza del sonno si impara a scuola

In Italia, secondo i dati della Società italiana di pediatria preventiva e sociale, almeno il 35-40% dei bambini in età scolare non dorme abbastanza, restando al di sotto delle 9-10 ore per notte che la National Sleep Foundation ha indicato come ideali nella fascia d’età tra i 6 e i 13 anni. Da qui l’iniziativa di sensibilizzare i bambini a scuola sull’importanza del sonno.

Conseguenze a lungo termine

La carenza di sonno ha conseguenze molto serie sui bambini e sui ragazzi nel lungo periodo. Il neurologo e fondatore di Assirem (Associazione scientifica italiana per la ricerca e l’educazione nella medicina del sonno) Pierluigi Innocenti spiega che se i bambini non dormono abbastanza, il giorno dopo hanno un deficit di concentrazione, memoria e attenzione che incide negativamente sul rendimento scolastico. Inoltre, mentre un adulto tende a essere sonnolento, nei ragazzini deprivati di sonno avviene il contrario: diventano iperattivi, con il rischio di sviluppare nel tempo la sindrome da deficit di attenzione e iperattività. Non solo: bambini che dormono poco hanno anche un rischio maggiore di sviluppare disturbi metabolici come diabete e obesità. Durante il sonno, infatti avviene la produzione di un ormone, la leptina, che dà il senso di sazietà. Quando non si dorme a a sufficienza, invece, viene prodotto un altro ormone, la grelina, che aumenta il senso di fame e la preferenza per cibi ricchi di zuccheri.

L’importanza del sonno non è riconosciuta

Per Assirem il 47% dei bambini di terza elementare dorme meno del necessario, il 10% ha problemi ad addormentarsi e il 32% non vuole andare a dormire la sera. Questo succede perché molti bambini vanno a letto molto tardi, restando troppo connessi ai social network, andando incontro a insonnia e sonno agitato. Considerata la gravità della situazione e la mancanza di un’adeguata informazione sull’importanza del sonno e delle sue regole, Assirem e il ministero dell’Istruzione hanno firmato un Protocollo d’intesa per portare avanti campagne di sensibilizzazione e informazione sull’importanza del sonno e sui corretti stili di vita tra i giovani in età scolare. Per l’anno scolastico 2019/20 gli esperti dell’Assirem hanno previsto un concorso,  “Sonno… o son desto…”, per i bambini di età scolare (dalle materne alle superiori): c’è tempo fino al 29 febbraio per partecipare; inoltre sono stati programmati incontri nelle scuole con gli studenti, i docenti e le famiglie proprio per informare sulla necessità di rispettare i ritmi sonno-veglia.

 

 
 
 

Da sapere!

“Lezioni di sonno” nelle scuole sono state lanciate anche in Gran Bretagna, insegnando una routine che migliori la qualità del riposo. Analizzando un campione di 120mila quindicenni, i ricercatori hanno evidenziato l’impatto negativo della mancanza di sonno: non dormire destabilizza i ragazzi più del bullismo e dei social media.

Fonti / Bibliografia

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