Long Covid, conseguenze anche sui bambini

Metella Ronconi A cura di Metella Ronconi Pubblicato il 20/04/2021 Aggiornato il 20/04/2021

Si ammalano molto meno degli adulti ma anche i piccoli possono presentare i sintomi della Long Covid

Long Covid, conseguenze anche sui bambini

Viene chiamata Long Covid, quella sindrome per cui, anche dopo essere guariti clinicamente dall’infezione virale, si rimane affetti da sintomi variabili e debilitanti per diversi mesi. Recentemente si è scoperto che anche i bambini possono esserne colpiti. Secondo uno studio del Policlinico Gemelli di Roma, circa la metà dei piccoli che hanno partecipato allo studio riferisce almeno un sintomo persistente anche dopo 120 giorni dalla risoluzione dell’infezione.

I sintomi della Long Covid

Tra i sintomi tipici si registrano fame d’aria e astenia e spesso dolori muscolari e articolari. Le altre manifestazioni riguardano, invece, il piano neurologico e quello psichiatrico e sono quelle che svaniscono più lentamente: difficoltà di concentrazione e attenzione, perdita di memoria, disturbo post-traumatico da stress (Ptsd). Mentre la perdita dell’olfatto, che assieme a quella del gusto rappresenta uno dei primi campanelli d’allarme della malattia, persiste nel tempo soltanto nel dieci per cento dei pazienti.
Nella maggior parte dei casi, le persone recuperano dalla Covid-19 tra le due e le sei settimane dopo aver eliminato ogni traccia del virus. Non sempre, però, visto che da settembre l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha notato che in alcune persone i sintomi possono rimanere anche per diversi mesi.

Quando colpisce i bambini

Uno dei primi studi sulla sindrome Long Covid nei bambini è stato condotto da un’équipe del Policlinico Agostino Gemelli di Roma. Sono stati presi in esame 129 piccoli pazienti con diagnosi confermata di Covid-19. Tra questi, a distanza di oltre 120 giorni dalla prima diagnosi, i dati hanno mostrato che: il 27,1% aveva almeno un sintomo; il 20,6% aveva tre o più sintomi. I problemi più comuni erano dolori muscolari e/o articolari, cefalea, dolore toracico o sensazione di costrizione toracica, palpitazioni e disturbi del sonno. In riferimento a questo studio, però, l’Istituto Superiore di Sanità ha fatto notare che si tratta di risultati preliminari, il numero di bambini preso in esame è molto piccolo ed è quindi necessario condurre ulteriori ricerche. 

Le conseguenze psicologiche

Secondo Fabio Midulla, responsabile della Pediatria d’urgenza del Policlinico Umberto I e presidente della Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili (SIMRI), su circa 150 bambini, che avevano avuto Covid-19 almeno tre mesi prima, si è appurato che dal punto di vista respiratorio non hanno grandi problemi. Il problema principale è quello psicologico. Molti bambini e ragazzi che hanno avuto Covid-19, soprattutto quelli tra i 15 e i 17 anni, hanno problemi di questo tipo. A causa dell’isolamento, della possibilità limitata di uscire di casa, di vedere gli amici o i nonni, tra i più piccoli molti hanno sofferto di disturbi del sonno, attacchi d’ansia e aumento dell’irritabilità. Sulla Long Covid pediatrico non si sa quasi nulla ed è importante quindi che i bambini che hanno avuto il Covid-19 vengano controllati, seguiti e valutati nel tempo.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Anche in Inghilterra si stanno effettuando studi su Covid e bambini ed è nato il gruppo Long Covid Kids, che oggi include circa 1.700 famiglie con bambini che sembrerebbero soffrire di sintomi a lungo termine post Covid-19.

Fonti / Bibliografia

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