Mal di testa nei bambini, ci vogliono diagnosi e cure adatte

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo Pubblicato il 22/06/2021 Aggiornato il 22/06/2021

Il mal di testa nei bambini è un problema frequente: ne soffrono quattro piccoli su dieci. Si può affrontare con farmaci ma anche con nuove cure naturali

Mal di testa nei bambini, ci vogliono diagnosi e cure adatte

Si pensa che il mal di testa nei bambini sia non non-problema, che i piccoli ne soffrano solo quando hanno il raffreddore o che lo simulino per attirare l’attenzione. Nulla di più sbagliato. Secondo gli esperti, infatti, la cefalea è frequente tra i più piccoli soprattutto all’epoca della scuola primaria. Recenti statistiche dimostrano che quasi un terzo dei bambini ha mal di testa almeno una volta alla settimana e che il 6 per cento ne è soggetto addirittura tutti i giorni.

Può essere primario o secondario

Il mal di testa nei bambini insomma non va sottovalutato. Se un piccolo dichiara di soffrirne è bene parlarne con il pediatra, che potrà suggerire di rivolgersi a un centro specializzato nella cura delle cefalee per indagare sulle possibili cause del malessere e intervenire con cure adeguate.
La prima distinzione da fare è quella tra cefalee primarie e cefalee secondarie: le prime sono legate a una predisposizione genetica, mentre nelle seconde il mal di testa è il sintomo di una malattia che deve essere identificata e curata. Nei bambini, per esempio, la cefalea secondaria può essere legata a sinusite trascurata, forme influenzali, infiammazioni meningo-encefalitiche, difetti della vista. Tra le cefalee primarie, in età pediatrica il tipo più frequente è l’emicrania.  
Oltre al dolore, localizzato un lato dei capo, possono comparire fastidio per la luce (fotofobia), per i rumori (fonofobia), per gli odori (osmofobia) e, talvolta, nausea, vomito, pallore e dolori addominali. Inoltre, durante l’attacco emicranico il bambino appare debole, a volte sonnolento, non ha voglia di giocare. L’emicrania può essere accompagnata dalla cosiddetta aura, un insieme di sintomi che include disturbi visivi, formicolii e riduzione della sensibilità di un arto o di metà del corpo e disturbi del linguaggio.

Come affrontare il problema

Il mal di testa nei bambini va inquadrato in un centro specializzato, attraverso una corretta diagnosi che include l’anamnesi, la risonanza magnetica cerebrale, l’elettro-encefalogramma, le indagini oftalmologiche per escludere che sia dovuta a un problema di vista, come può succedere in caso di astigmatismo o ipermetropia. La cura consiste in vari approcci. Per esempio è importante assicurare al bambino una prima colazione adeguata: il mal di testa nei bambini si presenta spesso verso la metà della mattinata, per la stanchezza e il calo di energie. Un’attività fisica regolare e non troppo intensa svolge un’azione preventiva perché mette in circolo endorfine e aiuta a scaricare energie in modo positivo. Essenziale è anche assicurare al bambino un’adeguata assunzione di acqua e un numero sufficiente di sonno tutte le notti.

Le cure con i farmaci

Per quanto riguarda i farmaci, nei più piccoli per i bambini sarebbero da preferire i rimedi naturali come il ginkolide b, la riboflavina (o vitamina B2), oppure il coenzima Q10 nelle dosi stabilite dal medico. Nei bambini e nei ragazzi con emicrania si può anche assumere paracetamolo, in dosi variabili in base a peso ed età. Di recente gli esperti hanno sperimentato l’azione di un nutraceutico, in una ricerca uscita su International Journal of Neurology and Brain Disorders. Si tratta di un complesso formato da due estratti vegetali con l’aggiunta di magnesio. Già efficace sugli adulti, ha dimostrato la sua utilità anche nei bambini. Lo studio ha riscontrato ottimi risultati dopo tre mesi di trattamento: due assunzioni al giorno, senza effetti collaterali, hanno portato a una riduzione dei giorni di cefalea e una significativa diminuzione dell’intensità del dolore.

 

 

 
 
 

 

 
 
 

Lo sapevi che?

Il Covid-19 tra le varie conseguenze negative ha avuto anche quelle di aumentare la frequenza del mal di testa nei più giovani, a causa di ansia per il futuro, stress per il non poter vedere gli amici e fare sport, necessità di adeguarsi alle modalità di didattica a distanza trascorrendo ore chiusi in casa.

 

 

Fonti / Bibliografia

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