Malattie reumatiche: colpiti 10mila bambini ogni anno

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 28/11/2017 Aggiornato il 28/11/2017

Le malattie reumatiche non risparmiano i bambini. Per questo, è importante non trascurare eventuali campanelli d’allarme e fare una diagnosi precoce

Malattie reumatiche: colpiti 10mila bambini ogni anno

Comunemente sono considerate patologie tipiche dell’età adulta, se non della terza età. In effetti, quando si parla di malattie reumatiche, il pensiero corre subito a problematiche come l’artrosi, che è più comune con l’invecchiamento. Ma a questo gruppo appartengono anche molte altre malattie, alcune delle quali sono diffuse pure nell’infanzia, tanto che secondo le stime ufficiali, ogni anno colpiscono 10.000 bambini.

Le più comuni nell’infanzia

Ma quali sono le malattie reumatiche più frequenti nei bambini? Alcuni nomi, forse, sono noti, mentre altri sono sconosciuti ai più: artrite idiopatica giovanile, lupus eritematoso sistemico, dermatomiosite, spondiloartropatia, malattia di Kawasaki, vasculite sistemica primaria giovanile e poliarterite nodosa. “Contrariamente a quanto comunemente si crede, le malattie reumatiche sono frequenti anche in età pediatrica. Ogni anno, infatti, sono circa 10.000 i bambini colpiti da una malattia reumatica, in pratica un bambino su mille. Per le patologie più comuni esistono cure riconosciute e adeguate, ma per altre, come la sclerodermia, non esiste ancora una terapia ad hoc” conferma Giuseppe Di Mauro, presidente della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps).

Fondamentale la diagnosi precoce

Il primo passo per affrontare le malattie reumatiche nei bambini consiste nella diagnosi precoce: infatti, prima queste problematiche vengono identificate e prima si può intervenire, rallentandone l’evoluzione, migliorando i sintomi, prevenendo le complicanze ed evitando ai piccoli cure e sofferenze inutili. Ecco perché è fondamentale che i pediatri di famiglia imparino a riconoscere i primi segnali di allarme. In questo modo, quando necessario, possono indirizzare i loro piccoli assistiti e le loro famiglie a un team multidisciplinare. Per esempio, nel caso dell’artrite idiopatica giovanile occorre l’intervento di un reumatologo pediatrico, un oftalmologo, un terapeuta fisico, un ortopedico e uno psicologo, ovviamente con la coordinazione del pediatra.

 

 

 
 
 

In breve

I SINTOMI PIU’ COMUNI

Alcuni sintomi sono generici e altri più specifici, come infiammazione e dolore alle articolazioni, difficoltà di movimento, febbre elevata, malessere, linfonodi ingrossati.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Contraccezione: si deve usare a 50 anni?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Eleonora Porcu

Dare inizio a una gravidanza in prossimità della menopausa è altamente improbabile, tuttavia in medicina non si può dire "mai" in maniera assoluta, quindi l'uso del profilattico anche a 50 anni (con mestruazioni ancora regolari) è consigliabile.   »

Prosciutto cotto in gravidanza: espone al rischio di toxoplasmosi?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il prosciutto cotto è un salume consentito in gravidanza perché, appunto, come dice il suo nome, è cotto. Meglio comunque quando si ha il dubbio che un alimento sia pericoloso trovare la risposta prima di assumerlo perché dopo può essere tardi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti