Mascherine per i bambini: quando usarle e quando non servono

Miriam Cesta A cura di Miriam Cesta Pubblicato il 01/06/2020 Aggiornato il 01/06/2020

I consigli dei pediatri della Sipps per impiegare al meglio le mascherine per i bambini nella "fase 2". All'aperto e a distanza di sicurezza si possono evitare

Mascherine per i bambini: quando usarle e quando non servono

Ormai è più che avviata la nota Fase 2, quella della riapertura del Paese a una vita più normale dopo la chiusura delle scuole e delle attività produttive a causa dell’epidemia da Covid-19. E se gli esperti concordano che tutti i cittadini in posti chiusi e anche all’aperto quando non è possibile mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro debbano indossare le mascherine, anche quelle in stoffa lavabili e riutilizzabili, sull’utilizzo delle mascherine per i bambini c’è ancora confusione.

Cosa dice la legge

Dal punto di vista normativo è obbligatorio l’uso delle mascherine per i bambini con più di sei anni di età, i pediatri, però, affermano che sarebbe buona norma che le indossassero anche bimbi più piccoli, dispensando dall’utilizzo solo quelli con meno di due anni, quelli che soffrono di patologie respiratorie o neurologiche e i piccoli che non sono in grado di togliersela da soli.

Cosa dicono i pediatri

Sull’argomento i pediatri dibattono ormai da alcune settimane. I consigli su come usare le mascherine per i bambini arrivano per i genitori dagli esperti della Sipps, la Società italiana di pediatria preventiva e sociale, che condivide le raccomandazioni e i chiarimenti dell’Accademia americana di pediatria  (Aap) e dei Cdc americani.

Chi non deve indossarla

Margherita Caroli, pediatra ed esperta in nutrizione della Sipps, spiega che la Sipps condivide le indicazioni dell’Accademia americana di pediatria secondo cui “i bambini sotto i due anni non devono indossare mascherine non solo per l’oggettiva difficoltà, ma anche per il rischio di soffocamento, che non deve essere sottovalutato. A questa età potrebbero essere utilizzati cappellini o cerchietti con visiera trasparente lunga, che scherma anche occhi, naso e bocca, le vie di ingresso del virus”. Non devono inoltre indossare la mascherina “i bambini affetti da patologie neurologiche o respiratorie, e nemmeno i bambini che abbiano difficoltà a levarla da soli”. Infine non va indossata dai piccoli che quando hanno la mascherina si toccano molto più frequentemente il viso di quanto farebbero senza, aumentando così il rischio di contagio. Tutti questi bimbi, spiega Caroli, “devono quindi adottare in ogni situazione un distanziamento superiore a un metro”.

Come e quando va utilizzata

Eccetto le condizioni già citate, prosegue Michele Fiore, pediatra di famiglia Sipps, “tutti i bambini dovrebbero indossare la mascherina in ogni situazione in cui si possano trovare a meno di un metro di distanza da altri bambini o adulti non appartenenti al suo nucleo familiare. Se il bambino passeggia o va in bicicletta o gioca all’aperto da solo o con un adulto convivente e non c’è il rischio di incontrare a distanza ravvicinata altre persone non è necessario che indossi la mascherina. Invece, la mascherina per i bambini diventa necessaria se si va al supermercato o sui mezzi pubblici, in qualunque luogo dove si debba aspettare insieme ad altri e al chiuso dove le distanze non possono essere mantenute”.

Quali mascherine usare

Per i bambini possono essere usate le mascherine cosiddette “di comunità” realizzate in stoffa o in tessuto non tessuto (Tnt), anche lavabili e riutilizzabili, previste anche dai vari Decreti della Presidenza del consiglio dei ministri (Dpcm). È importante che lunghezza e larghezza della mascherina siano tali da adattarsi al viso dei bambini e coprire adeguatamente naso e bocca senza risultare grandi. Meglio non utilizzare sui bimbi le mascherine chirurgiche per adulti, poiché le misure che le caratterizzano (10cm x 20cm circa) non assicurano l’aderenza necessaria al volto.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Secondo la Aap e la Sipps i bambini affetti da malattie croniche che hanno bisogno di una protezione maggiore dovrebbero utilizzare le mascherine contrassegnate dalla sigla FFP2, maggiormente protettive.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Sanguinamento dopo la “conizzazione”

15/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

Le perdite di sangue che si manifestano dopo un intervento di conizzazione effettuato sul collo dell'utero sono un'eventualità normale. La loro scomparsa avviene gradualmente, a mano a mano che si completa il processo di cicatrizzazione.   »

Vomito notturno in seguito a una gastroenterite in un bimbo di tre anni

11/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Può capitare che una gastroenterite dia luogo a strascichi che possono esprimersi proprio con episodi di vomito isolati. Non è necessario preoccuparsene subito, tuttavia se il problema persiste diventa necessario consultare il pediatra curante.   »

Psicofarmaci in gravidanza: lo psichiatra dice no (ma sbaglia)

05/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Fortuna vuole che esistano psicofarmaci compatibili sia con la gravidanza sia con l'allattamento quindi non ha veramente alcun senso suggerire alla futura mamma che soffre di ansia, attacchi di panico, depressione di non curarsi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti