Melanoma: ragazzi poco prudenti

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 02/07/2019 Aggiornato il 02/07/2019

Al via una campagna per spiegare ai giovani che cos’è il melanoma e quali comportamenti seguire al sole per evitare i rischi

Melanoma: ragazzi poco prudenti

Il sole è un grandissimo alleato della salute e del buon umore. Ma solo se preso con le giuste precauzioni e in modo corretto. Altrimenti si trasforma in un temibilissimo fattore di rischio, specie per il melanoma, il tumore cutaneo più aggressivo. Ma i giovani non si rendono conto di quanto i raggi solari possano essere pericolosi: secondo un sondaggio commissionato dalla Fondazione Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), infatti, il 48% degli adolescenti non sa cosa sia il melanoma, l’82% ignora che cosa significhi la parola fototipo, il 39% non mette mai la crema protettiva in spiaggia e addirittura per il 51% utilizzarla è “da sfigati” perché impedirebbe l’abbronzatura. Ecco perché la stessa Aiom ha lanciato il progetto #soleconamore, una campagna nazionale di sensibilizzazione sull’abbronzatura consapevole e sulla prevenzione del melanoma indirizzata ai giovanissimi.

Imparare a riconoscerlo

Il melanoma ha origine dalla trasformazione dei melanociti, le cellule che hanno il compito di produrre la melanina, il pigmento che protegge la pelle dal sole e ne permette l’abbronzatura. Può insorgere sulla pelle sana o, più spesso, su un neo già presente. Nella maggior parte dei casi, il tumore si presenta come una macchia di colore nero, asimmetrica e con i bordi irregolari. Fra i fattori di rischio per questa malattia ci sono: presenza di tanti nei e/o di nei atipici; storia personale o famigliare per melanoma; fototipo chiaro (i fototipi solo le classi in cui sono suddivisi i diversi tipi di pelle in relazione a carnagione, colore di capelli e occhi, predisposizione alla comparsa di eritemi e attitudine all’abbronzatura).

Attenzione a lampade e sole

Per quanto riguarda i fattori ambientali, il più pericoloso in assoluto è rappresentato dall’esposizione alle lampade abbronzanti. Anche i raggi solari svolgono un ruolo negativo. In particolare, sono dannose le esposizioni intense e intermittenti, ossia concentrate in brevi periodi, come nel fine settimana o nelle classiche due settimane di vacanza. Infine, occorre fare attenzione alle scottature, soprattutto in età infantile, che aumentano moltissimo il rischio di melanoma.

Una malattia in aumento

Purtroppo, il melanoma è sempre più diffuso. “In un quindicennio in Italia, il numero delle nuove diagnosi è raddoppiato, passando da poco più di 7.000 nel 2003 a 13.700 nel 2018 e la mancata conoscenza dei fattori di rischio gioca un ruolo decisivo. Le diagnosi negli adulti di oggi sono la conseguenza dell’esposizione scorretta al sole da giovani in passato” ha spiegato Fabrizio Nicolis, presidente Fondazione Aiom. Ecco perché la nuova campagna di sensibilizzazione è dedicata agli adolescenti e vedrà anche il coinvolgimento dei social network e di influencer di primo piano, molto seguiti dai giovani.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Il sole non va demonizzato a priori. Se non ci si espone in modo eccessivo, si utilizzano sempre creme con fattore di protezione adeguato, si evitano le ore più calde, il rischio di melanoma diminuisce sensibilmente.

 

Fonti / Bibliografia

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