Cosa succede se si prende più melatonina? Bambini a rischio overdose

Lorenzo Marsili A cura di Lorenzo Marsili Pubblicato il 29/07/2022 Aggiornato il 29/07/2022

I bambini assumono sempre più melatonina per dormire e gli esperti lanciano l’allarme: si corre il rischio di una vera e propria overdose che mette in pericolo la vita dei più piccoli. Ecco perché

troppa melatonina fa male ai bambini

Gli integratori alimentari a base di melatonina che conciliano il sonno sono sempre più (ab)usati. Lo rivela una ricerca condotta dagli studiosi americani dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), che riferisce di un’esplosione di casi da overdose tra i bambini nell’ultimo decennio.

A cosa serve la melatonina nei bambini?

L’azione esercitata dalla melatonina sul nostro cervello è quella di regolamentare il ritmo circadiano, ossia il ciclo che regola sonno e veglia. Agendo su specifici ricettori presenti nel cervello, questa sostanza provoca sonnolenza e porta a rilassarsi, conciliando fisiologicamente il sonno. In questo modo, i bambini si tranquillizzano e riescono a prendere sonno con maggiore facilità.

Perché si parla di overdose da melatonina?

Sono oltre 260mila i casi di overdose da melatonina in età pediatrica segnalati ai centri antiveleni negli ultimi dieci anni negli Stati Uniti. Un dato preoccupante che segna un incredibile +530% di casi rispetto al passato. Il picco di abuso di melatonina è stato raggiunto durante il 2020.

Nel primo anno della pandemia da Covid-19, infatti, l’incremento ha sfiorato il 40%, toccando il +37,9% circa. A rappresentare bene il problema, anche i dati relativi alle vendite di prodotti a base di melatonina che, dai 285 milioni di dollari nel 2016, sono schizzati a 821 milioni nel 2020.

Un vero e proprio boom di chi utilizza questo tipo di integratori per il sonno, che espone i bambini a un altro rischio di overdose. Come spiegano i ricercatori, infatti, la popolarità dei prodotti con melatonina è cresciuta a dismisura e, proprio per questo, non c’è da stupirsi se nell’anno zero del Covid-19, la melatonina fosse la sostanza ingerita con maggiore frequenza (4,9% dei casi, contro lo 0,6 del 2012) dai bambini sul totale delle segnalazioni ai centri antiveleni.

Tra il 2012 e il 2021, analizzando i dati del Centro Antiveleni dell’American Association of Poison Control Centers https://aapcc.org/, lo studio ha preso in esame i casi di ingestione isolata di melatonina da parte dei bambini e ragazzi sotto i 19 anni ed evidenziato come i casi siano passato in 10 anni da poco più di 8.300 casi nel 2012 agli oltre 52.500 del 2021.

Perché fa male la melatonina?

La melatonina presenta diversi effetti collaterali. Oltre, ovviamente, a indurre sonnolenza diurna, può provocare emicrania e vertigini, più di rado può causare tachicardia, ipertensione, psicosi, ansia, nervosismo, spossatezza, ittero, svenimenti, calo del desiderio, variazione dei livelli di piastrine e sodio nel sangue, cambi di umore e, nei casi più gravi anche la morte.

La maggior parte dei casi di ricovero da overdose ha riguardato adolescenti che avevano intenzionalmente assunto. Preoccupa, però, come l’incremento melatonina maggiore di ricoveri si sia registrato tra i bambini sotto i cinque anni e, quindi, con assunzione non intenzionale. Tra questi, inoltre, per cinque si è dovuto ricorre e ventilazione meccanica, mentre in due casi non c’è stato nulla da fare. Ecco perché occorre alzare il livello di guardia, informando e facendo prevenzione.

 

 

 
 
 

In sintesi

A cosa serve la melatonina nei bambini?

Da assumere solo sotto stretto controllo medico e nelle dosi indicate, la melatonina aiuta quando sussistano problemi evidenti il rilascio fisiologico dell’ormone. Aiuta a regolamentare il sonno, in caso di sindrome da deficit dell’attenzione-iperattività (Adhd) e per i soggetti non vedenti, che per ovvie ragioni presentano difficoltà nel rilascio in base al ciclo luce-buio.

Quante gocce di melatonina ai bambini per dormire ?

Il dosaggio di melatonina varia in base all’età. Durante l’allattamento la dose consigliata è compresa tra gli 0,5 e i 5 mg al giorno. Quantità che sale a 1 e 10 mg tra i 2 o 3 anni e, poi, con l’adolescenza tra 2 e 12 mg. L’importante è sempre consultare il pediatra.

 

Fonti / Bibliografia

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