Meno spot di cibi spazzatura = meno obesità infantile

Silvia Camarda A cura di Silvia Camarda Pubblicato il 07/01/2021 Aggiornato il 07/01/2021

Una strategia per ridurre l’obesità infantile, oltre a una sana alimentazione e a un’attività fisica regolare, può derivare dal divieto di pubblicizzare cibi ricchi di grassi, zuccheri e sale, il cosiddetto cibo spazzatura o junk food

Meno spot di cibi spazzatura = meno obesità infantile

Un recente studio inglese condotto dall’Università di Cambridge e pubblicato sulla rivista Plos, ha rilevato che l’obesità infantile si può combattere anche riducendo il tempo in tv di pubblicità dedicate ai cibi ricchi di grassi, zuccheri e sale, il cosiddetto cibo spazzatura o junk food.

Come si è giunti a questa conclusione

Partendo da dati noti, come il tempo trascorso dai bambini davanti alla televisione e, di conseguenza, da quanti spot pubblicitari sono visti in media ogni giorno, i ricercatori sono giunti ad alcune conclusioni molto interessanti. Se durante tutta la giornata (in particolare dalle 5,30 alle 21) si vietasse la trasmissione di pubblicità di cibo spazzatura come cibi e bevande ricche di grassi, zuccheri e sale, i 3,7 milioni di bambini del Regno Unito vedrebbero in media meno di 1,5 spot dedicati a questi alimenti. Questa scelta comporterebbe:

  • una diminuzione dell’apporto calorico medio di 9,1 kcal al giorno,
  • la riduzione del numero di bambini di età compresa tra 5 e 17 anni con obesità del 4,6% e quello di bambini in sovrappeso del 3,6%, che in numeri corrisponderebbero rispettivamente a 40.000 bambini obesi e 120.000 bambini in sovrappeso in meno,
  • un vantaggio anche economico, oltre che  salutare, alle casse dello Stato che risparmierebbe 7,4 miliardi di sterline all’anno.

    I limiti dello studio

La ricerca in questione ha, però, tenuto conto solo dell’impatto pubblicitario televisivo e non di quello di tutti gli altri mezzi di comunicazione maggiormente adottati dai giovani (social media e internet “tempestati” dalle stesse pubblicità) o degli spot derivanti dagli eventi sportivi, i mezzi di trasporto, la radio.

 

 

 
 
 

Lo sapevi che?

 

Anche in Italia, le cattive abitudini alimentari stanno causando un aumento dell’obesità infantile. Nel 2020 la percentuale di bambini in sovrappeso ha raggiunto il 21%, quelli obesi sono arrivati al 9%.

(Fonte: Rapporto Eurispes Italia 2020)

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Contraccezione: si deve usare a 50 anni?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Eleonora Porcu

Dare inizio a una gravidanza in prossimità della menopausa è altamente improbabile, tuttavia in medicina non si può dire "mai" in maniera assoluta, quindi l'uso del profilattico anche a 50 anni (con mestruazioni ancora regolari) è consigliabile.   »

Prosciutto cotto in gravidanza: espone al rischio di toxoplasmosi?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il prosciutto cotto è un salume consentito in gravidanza perché, appunto, come dice il suo nome, è cotto. Meglio comunque quando si ha il dubbio che un alimento sia pericoloso trovare la risposta prima di assumerlo perché dopo può essere tardi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti