Metodo Montessori: cos’è e quali sono i principi fondamentali per educare i bambini

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo Pubblicato il 26/05/2023 Aggiornato il 01/06/2023

Il Metodo Montessori è un sistema educativo oggi diffuso in tutto il mondo, che intende valorizzare le capacità di ogni bambino per favorire il suo sviluppo fisico e cognitivo

Educare i bambini con il metodo montessori vuol dire avviarli alla vita con un ampio bagaglio di risorse personali cui attingere. Ecco in che cosa consiste e come si applica in vari campi dell'apprendimento

Il Metodo Montessori prende il nome dalla sua fondatrice, Maria Montessori, medico, educatrice e pedagogista che agli inizi del Novecento si oppose ai sistemi pedagogici rigidi e repressivi. Oggi il Metodo Montessori è diffuso in tutto il mondo. Vediamo che cos’è e quali sono le sue regole principali.

Metodo Montessori: cos’è?

Il Metodo Montessori è un sistema pedagogico che mira a far emergere le capacità naturali dei bambini, assecondando le inclinazioni di ciascuno, nel rispetto dei loro tempi e senza competizione con gli altri. Questo insegna ai piccolo a impegnarsi nel gioco, nello studio e nella risoluzione dei problemi, avendo come punto di riferimento solo se stesso. Grazie a questa disciplina, i bambini vivono l’apprendimento in modo spontaneo e senza ansie, fanno emergere la propria creatività e imparano a pensare con la propria testa senza condizionamenti esterni. Ne consegue che imparare diventa un piacere e non un dovere, una continua forma di ricerca che offre occasioni di stimoli cognitivi sempre nuovi.

L’ambiente a misura di bambino nel Metodo Montessori

I bambini, secondo il Metodo Montessori, possiedono una capacità innata di interagire con l’ambiente e con i materiali naturali come fonte di ispirazione. Per questo i luoghi in cui trascorrono le loro giornate devono essere su misura, non solo per ragioni di sicurezza, ma perché se ambienti e oggetti sono adatti ai piccoli, i bambini possono muoversi e apprendere in modo indipendente, correggere da soli gli errori nel rispetto dei propri tempi e assecondando il normale sviluppo psicofisico e sociale. Nasce così il concetto di “ambiente preparato”. Le aule delle scuole Montessori hanno arredi bassi e colorati, sono caratterizzate da ambienti luminosi e salubri e dall’interazione tra le varie classi. In questo modo i bambini più grandi possono aiutare i piccoli nell’apprendimento, a beneficio di entrambi. I bambini più piccoli si sentono stimolati, i più grandicelli sono responsabilizzati e gratificati da questo ruolo e imparano ad essere protettivi e comprensivi.

I 10 principi fondamentali del Metodo Montessori

Il Metodo Montessori è una disciplina pedagogica articolata, che si basa su 10 concetti fondamentali, che si possono seguire anche se il proprio bambino non frequenta una scuola di ispirazione montessoriana. Ecco quali sono.

1. Educare all’indipendenza

Genitori ed educatori devono favorire nei gesti quotidiani l’indipendenza del bambino. Il piccolo deve progressivamente imparare a lavarsi e vestirsi da solo, a mangiare con il cucchiaio. Insegnare a farlo è per i genitori ben più faticoso che farlo al posto del bambino, eppure è essenziale nella strada verso l’indipendenza.

2. Non impedire a un bambino di fare qualcosa perché è piccolo

“Non farlo, sei troppo piccolo”: ecco una frase che ripetiamo spesso anche solo a fin di bene, per proteggere il bambino. È invece importante permettergli di misurarsi con una varietà di mansioni, ovviamente dotandolo di strumenti alla sua portata. Questo permette di esercitarsi e di acquisire fiducia nelle proprie capacità. 

3. Abituare un bambino a compiere gesti con ordine e precisione

Per sviluppare l’armonia del corpo un ottimo esercizio consiste nell’abituare il bambino a fare con precisione. I bambini per istinto sono attratti dallo svolgere con esattezza alcune abilità. Per assecondare questa dote naturale, il Metodo Montessori suggerisce esercizi come apparecchiare con scrupolosità, servire a tavola, consumare i pasti composti, lavare i piatti e sistemare le stoviglie.

4. Sorvegliare senza intervenire

Quando il bambino commette un errore, deve imparare a correggersi da solo, sotto la guida dell’educatore che non interviene, ma lo aiuta a trovare risorse in se stesso. L’adulto ha invece il dovere di intervenire con decisione quando il piccolo fa qualcosa di pericoloso per se stesso e per gli altri.

5. Non obbligare il bambino a fare qualcosa

Se un bambino non ha voglia di intervenire in una attività, è bene rispettare la sua esigenza di riposo, lasciandolo osservare gli altri.

6. Educare al contatto con la natura

È importante abituare il bambino a una corretta interazione con l’ambiente naturale. Quindi durante una passeggiata o mentre gioca in un prato il piccolo deve essere libero, con le dovute attenzioni, di esplorare e conoscere fiori, foglie, insetti, bestiole.

7. Occuparsi di animali e piante

Il bambino deve imparare a rispettare e a prendersi cura dell’ambiente e degli altri esseri viventi, perché questo risponde alle sue inclinazioni naturali. Gli si può insegnare questo rispetto anche semplicemente innaffiando una pianta in casa.

8. Aiutare il bambino a sviluppare la sua indipendenza senza giudicarlo

L’educatore dovrebbe accrescere l’indipendenza del bambino e aiutarlo a fare da solo, anche sbagliando. Essenziale non parlare mai male del bambino, sia in sua presenza sia in assenza.

9. L’ambiente scolastico deve essere a misura di bambino

La scuola deve essere un ambiente sicuro, luminoso e confortevole, in cui il bambino possa trovare sicurezza e dimensioni alla sua portata. Quindi sì a mobili bassi e facili da pulire, sedie piccole, giocattoli che offrono diverse modalità di interazione.

10. Accompagnare il bambino viaggiatore

I bambini sono viaggiatori nella vita e gli adulti sono coloro che lo accompagnano spiegando. In altre parole, genitori ed educatori sono a disposizione per fornire spiegazioni alle sue curiosità e favorire nuovi interrogativi.

Come applicare il metodo Montessori a casa

Il Metodo Montessori non è solo un indirizzo pedagogico che si applica a scuola, ma un vero stile di vita e di educazione alla crescita che si può riprodurre anche a casa. Favorisce lo sviluppo cognitivo attraverso le attività di tutti i giorni, rispettando l’autonomia del bambino con poche ma fondamentali regole. Ecco 4 consigli facili per riprodurlo a casa.

L’arredo della cameretta. L’ambiente in cui il bambino dorme, gioca e cresce deve essere semplice e ordinato, con tanta luce naturale. Letto, armadio, sedie, scrivania, appendiabiti dovrebbero essere bassi in modo che il bimbo possa organizzare autonomamente le sue attività.
Limitare i giochi. Il Metodo Montessori si basa sull’interazione del bambino con oggetti comuni, che si trovano in casa e fuori. Al posto di molti giocattoli preconfezionati, è utile fornire materiali naturali come contenitori per giocare per esempio ai travasi  o scatole del mistero che arricchiscono la fantasia e la curiosità.
Mensole al posto dei contenitori. Per riporre i giochi è meglio scegliere mensole piuttosto che bauli, armadi o contenitori in plastica. In questo modo il bambino avrà a portata di mano quello che desidera quando vuole giocare.
Attrezzature ergonomiche. Il bambino deve interagire con una intera casa alla sua portata. È quindi possibile dotarsi di sgabelli ergonomici e ben stabili in modo che possa aiutare ad apparecchiare a tavola, a riordinare e raggiunga autonomamente i sanitari per provvedere da solo all’igiene personale.

 
 
 

In breve

Il Metodo Montessori è un sistema educativo che consiste nello sviluppare le qualità naturali di un bambino stimolando fantasia, creatività, capacità di riflettere in modo personale. Prevede che gli ambienti in cui vive siano alla sua portata, per favorire anche  la sua autonomia.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Si può dare l’acqua ai piccolissimi?

22/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Ad allattamento ben avviato, quindi più o meno dopo le prime settimane di vita, se ragionevolmente si ritiene che il bebè possa avere sete (o se si notano segni di disidratazione, come il pannolino asciutto per molte ore) gli si possono offrire piccole quantità d'acqua. Se fa numerose poppate nell'arco...  »

Coppia con bisnonni in comune: ci sono rischi per i figli?

22/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Il grado di parentela dovuto a bisnonni in comune non aumenta la probabilità di concepire figli con malattie ereditarie. A meno che vi siano persone malate o disabili tra i consanguinei in comune,   »

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti