Bimbi a rischio miopia: i dati allarmanti dei pediatri

Lorenzo Marsili A cura di Lorenzo Marsili Pubblicato il 25/07/2022 Aggiornato il 25/07/2022

Sempre più giovani e giovanissimi rischiano di avere problemi alla vista. E i pediatri parlano di preoccupante impennata dei casi di miopia in età scolare e di come proteggere gli occhi dei bimbi

miopia nei bimbi in aumento

I pediatri italiani lanciano l’allarme: sempre più bimbi in età scolare sono a rischio miopia. Una preoccupazione che ha portato gli esperti a coniare addirittura il neologismo epide-miopia. Entro il 2050, infatti, si prevede che oltre la metà della popolazione mondiale sarà miope, con un impatto di 200 miliardi di dollari all’anno sulla sanità.

A che età compare la miopia?

Solitamente, la miopia si palesa intorno ai 5-6 anni, o entro i 13-14 anni, e progredisce lungo tutta la fase di sviluppo durante l’adolescenza. I dati più aggiornati preoccupano perché sempre più bimbi sono costretti a convivere con forme anche gravi di miopia.

Un problema da non sottovalutare, visto che oltre le sei diottrie la miopia accresce il rischio di malattie dell’occhio: dal glaucoma alla maculopatia, passando per il distacco della retina. Sulla miopia, però, è possibile intervenire, così da rallentarne lo sviluppo. Occorre attivarsi tempestivamente. Per fare ciò, la prevenzione risulta fondamentale.

Quali sono le cause della miopia nei bambini?

Dati parlano da soli. Basti pensare che negli ultimi trent’anni negli Stati Uniti i casi di miopia sono raddoppiati, passando dal 26% di media al 42% nei ragazzi e 46% nelle ragazze. Statistiche che non migliorano in Europa e, addirittura peggiori in Asia, dove si toccano punte del 90% a Singapore, per una media del 60-70%.

Come spiegato da Roberto Caputo, Direttore della struttura complessa di Oftalmologia pediatrica dell’Aou Meyer di Firenze, oltre ai fattori genetici che, almeno in parte, giustificano l’exploit asiatico, l’incremento dei casi di miopia negli ultimi trent’anni è dovuto al crescente numero di ore trascorse utilizzando dispositivi come tablet e smartphone. E ci si è messa anche la pandemia che, soprattutto nella fascia 6-8 anni, ha peggiorato le cose, limitando le possibilità dei bambini di socializzare e aumentando il tempo trascorso davanti a uno schermo.

Come si cura la miopia nei bambini?

Per prevenire e limitare la miopia è fondamentale trascorre più tempo all’aperto. Il minor tempo trascorso all’aria aperta, infatti, accresce la possibilità di problemi agli occhi. Sono sufficienti 40 minuti al giorno in giardino per vedere scendere del 23% l’incidenza della miopia. Dato che sale al 54% quando in una settimana si trascorrono almeno undici ore all’aperto.

Che sia al parco, in cortile o in giardino, lo smartphone deve essere bandito per lasciare spazio a sport e giochi in compagnia. Durante le ore di studio, o quando si guarda un cartone animato, invece, è preferibile optare per schermi grandi, limitando comunque sempre i tempi di esposizione e assicurandosi di far tenere ai bambini una distanza adeguata.

Fondamentale, inoltre, sostenere regolari visite di controllo della vista fin dall’età pediatrica: una alla nascita, una a tre anni e una a sei sono quelle consigliate. Nel caso, prevedere l’utilizzo di occhiali per bambini. Infine, come adulti e genitori, prestiamo attenzione. Comportamenti come un avvicinamento eccessivo allo schermo, occhi arrossati o che si strizzano, mal di testa frequenti sono tutti segnali che possono far presagire un problema di miopia.

 

 

 
 
 

In sintesi

Quando si arresta la miopia?

La progressione della miopia si arresta solitamente al termine dell’adolescenza, quindi tra i 18 e i 25 anni di età.

Come scegliere gli occhiali da vista per bambini?

Far indossare un paio di occhiali a un bambino, specie se molto piccolo, non è così semplice. Per evitare che venga influenzato lo sviluppo di ossa e cartilagini facciali, è importante farsi consigliare da pediatra e oculista e optare per occhiali leggeri, con montatura morbida, laccetto di supporto e lenti certificate.

 

Fonti / Bibliografia

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