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Secondo l’American academy of pediatrics, i bambini dovrebbero fare almeno 30-60 minuti di sport al giorno, per tutto l’anno. Purtroppo, invece, spesso l’attività motoria nei piccoli è discontinua e quindi non dà i benefici sperati. Lo ricordano gli esperti della Sitip (Società italiana di infettivologia pediatrica). Lo sport nei bambini previene l’obesità, contribuisce allo sviluppo osseo, migliora la sensibilità all’insulina, normalizza la pressione arteriosa e ottimizza il profilo lipidico. A livello mentale, favorisce l’autostima, la socializzazione, la capacità di adattamento, lo spirito di gruppo, la sana competitività.
Parola d’ordine: regolarità
Per essere efficace, però, oltre a essere regolare e continuativa, deve anche dare piacere e soddisfare i gusti personali del bambino. Per questo, “l’importante è che sia il figlio, e non il genitore, a sceglierla”, avverte Susanna Esposito, presidente della Sitip.
Attenzione all’età
Fondamentale tenere conto anche dell’età. Ai bambini con meno di due anni dovrebbero essere proposti momenti di gioco poco strutturati. In età prescolare i figli dovrebbero partecipare ad attività divertenti, con poche regole e istruzioni semplici. Tra i sei e i nove anni, si possono iniziare sport organizzati, ma con poche regole e focalizzati sul divertimento. Tra 10 e 12 anni, si può passare a sport più complessi, mentre agli adolescenti si consigliano sport competitivi e non (conta molto l’esempio dei pari).
Divertimento soprattutto
Per scongiurare la noia e l’abbandono precoce dello sport da parte dei bambini, i pediatri della Sitip raccomandano di evitare di proporre attività ripetitive. Fondamentale è il divertimento, senza creare un clima di eccessiva competizione. Lo sport non deve diventare per il bambino o l’adolescente una fonte di stress. “Per incentivarli – conclude Susanna Esposito – il primo passo è limitare il tempo dedicato a tv, computer, videogiochi, che non dovrebbe superare le due ore giornaliere. È importante poi che anche i genitori diano il buon esempio, assumendo uno stile di vita attivo e organizzando attività all’aria aperta”.
In breve
MOLTI COMINCIANO MA POI ABBANDONANO
Secondo un’indagine Istat, tra il 2000 e il 2011 la pratica sportiva continuativa nei bambini tra i 6 e i 10 anni è aumentata dal 48% al 54%, ma già dopo la scuola primaria si evidenzia un allontanamento.