Nuove tecnologie e bambini: rapporto distorto

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 17/01/2017 Aggiornato il 17/01/2017

Trascorrere troppo tempo con tablet, smartphone e pc danneggia le relazioni sociali. Ecco perché il rapporto dei bambini con le nuove tecnologie può risultare dannoso

Nuove tecnologie e bambini: rapporto distorto

Lo scrittore Mark Prensky ha coniato il termine “nativi digitali”, ovvero i piccoli che sono nati al tempo delle tecnologie, come computer, tablet, smartphone, mp3. La facilità con cui i bambini ne apprendono l’utilizzo è, infatti. soprendente. L’educazione passa spesso anche per questi mezzi: esistono App interattive per imparare le lingue straniere o per sviluppare le capacità cognitive e lessicali attraverso giochi digitali. Tuttavia, esiste anche il lato negativo legato alle nuove tecnologie e bambini.

Meglio i giochi vecchio stile

Secondo uno studio della psichiatra infantile Valsamma Eapem, dell’Università del New South Wales a Sydney, infatti, i bambini che trascorrono troppo tempo davanti a uno schermo hanno maggiore probabilità di sviluppare un comportamento aggressivo e maggiori difficoltà nelle interazioni sociali. Per questo motivo, la studiosa consiglia ai genitori di non utilizzare iPad e televisione come tate provvisorie e di prediligere i giochi “tradizionali”. Secondo i dati della ricerca, sono soprattutto i figli di genitori single a incorrere questo rischio, perché più tentati degli altri a utilizzare il potere magico dello schermo per tenere i piccoli occupati.

Passare più tempo con i figli

Come spiega la ricercatrice, “con il crescente accesso a nuove tecnologie e piattaforme di videogiochi, i bambini sono sempre più esposti alla cosiddetta violenza virtuale, oltre ad avere meno tempo per sviluppare attitudine alla vita relazionale”. Pertanto, è opportuno per i genitori essere selettivi sui programmi da far vedere ai bambini: meglio preferire cartoni animati che privilegino i rapporti sociali, magari guardandoli insieme spiegando ai bambini quello che succede. Passare del tempo con i propri figli, infatti, soprattutto nei primi anni di vita, è un mezzo educativo che non ha confronti, neppure con il più sofisticato dei dispositivi.

 

 

 
 
 

da sapere!

I bambini sono in un’età critica nella quale faticano a distinguere la realtà da quello che viene riprodotto sullo schermo.  Per questo legame troppi stretto tra  nuove tecnologie e bambini può avere conseguenze sul loro sviluppo.

 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Gravidanza criptica: vuol dire che il test non la rileva?

17/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Si parla di gravidanza critica quando la donna ignora la possibilità di essere incinta quindi non effettua alcun accertamento per scoprirla.   »

Gravidanza a 43 anni e test del DNA fetale dopo la translucenza: cosa aspettarsi?

17/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

A 43 anni di età, avere una gravidanza che giunge alla 12^ settimana con un esito favorevole della translucenza nucale fa ben sperare per il meglio. La maggior parte delle anomalie cromosomiche gravi porta infatti all'aborto spontaneo entro la decima settimana.  »

Deltacortene prescritto in gravidanza: farà male al bambino?

17/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se il ginecologo curante stabilisce che è opportuno assumere cortisone anche per tutta la durata della gravidanza, significa che nel rapporto beneficio-rischio vince il beneficio.  »

Bimba di 22 mesi che ha iniziato a voler dormire nel lettone

10/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Può capitare che un bambino dopo aver accettato di buon grado di dormire nel proprio lettino a un certo punto cambi idea e voglia a tutti i costi fare la nanna nel lettone: in questo caso occorre armarsi di pazienza e adottare il criterio della gradualità.   »

Fai la tua domanda agli specialisti