A cura di “La Redazione”Pubblicato il 18/12/2013Aggiornato il 18/12/2013
Un recente studio dimostra che sovrappeso e obesità in bambini e adolescenti aumentano il rischio di soffrire di ipertensione
L’elenco delle conseguenze negative di sovrappeso e obesità sembra non avere mai fine. Se il bambino ha un eccesso di peso, mamma e papà devono prestare attenzione anche alla sua pressione arteriosa. Il monito arriva da uno studio americano, condotto da un gruppo di ricercatori del Kaiser Permanente Southern California, pubblicato sulla rivista The Journal of Clinical Hypertension.
Controlli per due anni
La ricerca ha riguardato circa 250.000 bambini e ragazzi di età compresa fra i 6 e i 17 anni, arruolati fra il 2007 e il 2009. Gli autori hanno analizzato il peso corporeo dei partecipanti per individuare quelli colpiti da sovrappeso e obesità. Non solo. Hanno anche effettuato quattro misurazioni della pressione sanguigna nell’arco di 36 mesi. Incrociando i dati del peso corporeo con quelli della pressione, si è visto che il sovrappeso e l’obesità aumentano il rischio di sviluppare ipertensione. Nel dettaglio, nei bambini e ragazzi in sovrappeso le probabilità di pressione alta sono doppie rispetto ai coetanei di peso normale. Nei soggetti moderatamente obesi il rischio diventa quattro volte superiore e in quelli estremamente obesi 10 volte maggiore. A conferma di ciò, i ricercatori hanno scoperto che il 10% dei giovani fortemente obesi soffre di ipertensione.
Tanti problemi per la salute
Gli studiosi hanno anche ricordato che l’ipertensione è solo uno degli effetti negativi dell’eccesso di peso. Nei bambini e ragazzi il sovrappeso e l’obesità possono associarsi a disturbi dello scheletro, comportare dermatiti, aumentare il rischio di sindrome metabolica, steatosi epatica, diabete e di complicanze cardiovascolari. Per questa ragione, non vanno trascurati, ma affrontati il prima possibile.
In breve
COME INTERVENIRE
Il trattamento dell’obesità giovanile si gioca su più fronti. Prevede una terapia comportamentale, una rieducazione alimentare e la pratica di una attività fisica, correlata all’età.
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.
Ci sono situazioni complicatissime da gestire in cui il comportamento materno (che pure ha tantissime giustificazioni e si può comprendere) può indurre il bambino a preferire la vita che gli offre il padre grazie ad atteggiamenti più permissivi. »
La rilevazione dell'attività cardiaca del feto è un ottimo segno, tuttavia l'ecografia non permette di fare previsioni sul futuro della gravidanza, ma consente solo di valutare il "qui e ora". »
Sono gli adulti a dover trovare il modo di mediare i conflitti tra fratelli, anche pretendendo con affettuosa fermezza il rispetto di alcune regole base, prima tra tutte il divieto di offendersi con parolacce e insulti vari. »
I sintomi causati dal virus influenzale che sta circolando massicciamente non includono la cistite che, nella stragrande maggioranza dei casi, è dovuta a un batterio. »
Se la nausea si protrae oltre il primo trimestre, interferendo pesantemente sulla qualità della vita, diventa opportuno valutare opzioni terapeutiche che abbiano una maggiore efficacia rispetto ai tradizionali rimedi naturali. »
Il lasso di tempo che intercorre tra l'assunzione di un cibo contaminato e l'eventuale comparsa di sintomi da intossicazione dipende dal tipo di agente infettivo coinvolto. »
Bisogna sempre attendere l'8^ settimana prima di pronunciarsi rispetto al destino di una gravidanza e anche qui con un margine di errore dell'1% sull'esito favorevole dello sviluppo embrio-fetale. L'aspetto importante è che questo processo di selezione sia rispettato e compreso dalla donna. »
La scarsa tolleranza al magnesio potrebbe essere dovuta al fatto che non è ciò di cui si è carenti perché l'organismo, se ha bisogno di qualcosa, di solito ne fa tesoro. »
Nel caso in cui ci sia il sospetto di una vaginite, anche inn gravidanza è opportuno effettuare il tampone vaginale che da un lato non espone a rischi dall'altro permette di individuare l'origine dei sintomi. »