Obesità infantile: record fra i maschi under 17 e al sud

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 05/02/2014 Aggiornato il 05/02/2014

Secondo una recente ricerca, i più soggetti all’obesità sono i ragazzini con meno di 17 anni e i bambini e adolescenti residenti nelle regioni meridionali

Obesità infantile: record fra i maschi under 17 e al sud

L’obesità infantile è ormai una vera e propria epidemia, sempre più diffusa in Italia e anche nel resto del mondo. L’ennesima conferma arriva dalla ricerca “Bambini e adolescenti tra nutrizione e malnutrizione. Problemi vecchi e nuovi in Italia e nel mondo in via di sviluppo”, realizzata dall’Unicef in collaborazione con l’Istat. Ecco che cosa è emerso.

I dati principali

Nel nostro paese, il sovrappeso e l’obesità infantile riguardano soprattutto i maschi: colpito il 30,1% dei bimbi e ragazzi fra i 6 e i 17 anni contro il 23,6% delle femmine. Le regioni più a rischio sono quelle meridionali. Il 34,6% dei bambini residenti al sud ha problemi di peso, rispetto al 22,7% del nord-ovest, al 21,1% del nord-est, al 24,6% del centro e al 31,1% delle isole.

Il ruolo dei genitori

Ma per quali ragioni l’obesità infantile è in continua crescita? Sotto accusa, innanzitutto, il cattivo esempio fornito da mamma e papà. Se i genitori mangiano male, infatti, anche il figlio fa altrettanto. Lo dimostra il fatto che la percentuale più alta di bambini in sovrappeso, pari al 38,1%, si registra fra i figli di genitori in sovrappeso. Se a essere in sovrappeso è solo la mamma, la percentuale scende al 28,1%, mentre se l’unico “grasso” è il papà si arriva a quota 26,5%.
 Fra i figli dei genitori che non hanno problemi di peso, solo il 20,4% combatte con i chili di troppo.

Le errate abitudini a tavola

Dall’indagine emerge, inoltre, che i bimbi obesi hanno diversi comportamenti errati a tavola. Innanzitutto, il 9,9% non fa un’adeguata colazione. Dal 11,4% al 17,4% (la percentuale aumenta a crescere dell’età), poi, consuma molti snack, alimenti poco salutari. Va male anche per quanto riguarda la frutta e la verdura. Solo il 12% ne consuma quattro o più porzioni al giorno, come raccomandato dagli esperti. Il 63,2% ne mangia massimo tre porzioni.

In breve

GLI ALTRI FATTORI DI RISCHIO

Secondo la ricerca, altri fattori scatenanti l’obesità infantile sono: la scarsa attività fisico-motoria, il basso livello di istruzione dei genitori e le poche o addirittura insufficienti risorse economiche.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Streptococco: può dare febbre nonostante l’antibiotico?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

L'infezione alla gola dovuta a streptococco ha caratteristiche inconfondibili: mal di gola e febbre elevata, assenza di raffreddore e tosse (che invece accompagnano di norma le infezioni respiratorie virali) e, soprattutto, scomparsa della febbre a 24 ore dall’inizio della terapia antibiotica.   »

Vitamina D: una sua carenza può influenzare la fertilità?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La vitamina D non serve soltanto per fissare il calcio nelle ossa, ma ha effetti sia sul sistema immunitario (potenzia le difese, come la vitamina C) sia sulla fertilità maschile e femminile.   »

Quale latte a 13 mesi se si smette di allattare al seno?

10/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Dopo l'anno di vita si può tranquillamente offrire il latte vaccino, meglio in tazza per evitare che il bambino ne assuma troppo.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti