Perché i bambini diffondono il Covid-19 più di adolescenti e adulti?

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo Pubblicato il 07/10/2021 Aggiornato il 07/10/2021

Anche se sono asintomatici o contraggono il virus in forma lieve, i bambini diffondono il Covid-19 più che altre fasce di età. Qui vi spieghiamo le cause

Perché i bambini diffondono il Covid-19 più di adolescenti e adulti?

I maggiori responsabili della diffusione di Covid-19? Non sono gli adulti e nemmeno gli adolescenti, spesso accusati di comportamenti poco responsabili. Sembra che la “colpa” sia dei nostri bebé, i piccolissimi fino a duetre anni di età. Proprio così: secondo uno studio canadese, i bambini diffondono il Covid-19 maggiormente rispetto alle altre fasce di età.

I piccoli trasmettono il virus

La ricerca è stata condotta dai ricercatori di un’agenzia di sanità pubblica canadese Public Health Ontario, che dal 1° giugno al 31 dicembre 2020 ha identificato tutte le persone che erano risultate positive al tampone, i cosiddetti “casi indice”. Gli esperti hanno poi ricostruito i contagi all’interno delle singole famiglie delle persone contagiate, partendo da chi aveva sviluppato per primo i sintomi da Covid-19.

L’indagine si è concentrata su 6.280 nuclei familiari, in cui il primo componete ad ammalarsi aveva meno di 18 anni. Si è scoperto che gli adolescenti tra i 14 e i 17 anni, ossia la fascia di età più a rischio di infettarsi e portare il virus tra le mura domestiche, costituiva il 38% di tutti i “casi indice”. I bambini più piccoli, sotto i tre anni, portavano il virus in casa solo nel 12% dei casi. Tuttavia, una volta all’interno della casa, gli adolescenti diffondevano il virus in misura minore rispetto ai piccolissimi. I dati hanno mostrato che i bambini diffondono il Covid-19 almeno il 40% in più rispetto ai più grandicelli.

Più a contatto con i famigliari

La ricerca smentisce quindi quello che si pensava inizialmente, ossia che i più piccoli non diffondessero il virus dal momento che erano quasi sempre asintomatici oppure mostravano disturbi lievi. Non è così: i bambini diffondono il Covid-19 in misura maggiore rispetto alle altre fasce di età per ragioni che, al momento, sono legate allo stile di vita. Infatti gli adolescenti e i bambini più grandicelli sono autonomi nel vestirsi, nell’igiene personale, mangiano da soli e sono meno inclini a coccole e abbracci. Al contrario, i bimbi piccoli hanno bisogno di essere imboccati, lavati, cambiati, trascorrono più tempo in braccio a genitori e nonni. Usare le protezioni come la mascherina in casa è difficile e questo ha sicuramente contribuito alla diffusione del contagio da parte dei più piccoli.

Ora si ammalano di più

Anche un recente Report dell’Istituto Superiore di Sanità ha dimostrato che i ragazzini tra i 10 e i 19 anni si ammalano di più dei ventenni e il doppio di trentenni e quarantenni che sono protetti dai vaccini. Inoltre la variante Delta ha una presa particolare nelle fasce dei più giovani. È quindi importante mettere a punto una strategia difensiva per i più piccoli.

 

 
 
 

Da sapere!

 

Nell’attesa che anche per i più piccoli si individuino efficaci strategie di prevenzione, è bene osservare le misure di sicurezza se un bimbo torna dall’asilo con raffreddore e malessere, tenendo lontani eventuali soggetti fragili, soprattutto se non hanno ricevuto il vaccino.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Forte dispiacere a inizio gravidanza: ne risentirà il bambino?

25/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Secondo alcuni psicologi, noi cerchiamo la felicità perché l'abbiamo sperimentata nella pancia della nostra mamma: questa affermazione è sufficiente per non temere che uno stress, anche se intenso, possa interferire negativamente sul buon andamento della gravidanza.   »

Contraccezione: si deve usare a 50 anni?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Eleonora Porcu

Dare inizio a una gravidanza in prossimità della menopausa è altamente improbabile, tuttavia in medicina non si può dire "mai" in maniera assoluta, quindi l'uso del profilattico anche a 50 anni (con mestruazioni ancora regolari) è consigliabile.   »

Prosciutto cotto: espone al rischio di toxoplasmosi?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il prosciutto cotto è un salume consentito in gravidanza perché, appunto, come dice il suo nome, è cotto. Meglio comunque quando si ha il dubbio che un alimento sia pericoloso trovare la risposta prima di assumerlo perché dopo può essere tardi.   »

Gravidanza e antidepressivo sospeso dalla psichiatra: è l’indicazione corretta?

16/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

L'antidepressivo paroxetina è perfettamente compatibile con la gravidanza e anche con l'allattamento al seno, quindi non è necessario sospenderlo quando si è in attesa di un bambino e a conferma di questo esiste un'ampia documentazione scientifica.   »

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Fai la tua domanda agli specialisti