Prepararsi al parto con lo stretching

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 24/09/2013 Aggiornato il 24/09/2013

Lo stretching allunga e distende la muscolatura, aiutando la donna a gestire al meglio il dolore del parto

Prepararsi al parto con lo stretching

Non serve solo per aprire e chiudere “in bellezza” un allenamento. Lo stretching rappresenta anche un ottimo alleato anche per le gestanti che vogliono prepararsi al meglio in vista del parto. Infatti, rende più elastica la muscolatura, aiuta a respirare in maniera corretta e migliora la conoscenza e la percezione del proprio corpo: tutti elementi che torneranno utili al momento del travaglio.

 

Tanti benefici

 

I ginecologi consigliano a tutte le future mamme di arrivare preparate al momento del parto. Se possibile, sarebbe meglio allenarsi per tempo, dal punto di vista sia fisico sia psicologico. Lo stretching è di grande aiuto perché allunga i muscoli, rendendoli più pronti ad affrontare spinte e contrazioni e aumenta la resistenza. Non solo. Permette alla donna di muovere con maggiore consapevolezza le diverse parti del corpo, di gestire meglio il dolore e di avere più concentrazione.

 

Gli esercizi più indicati

 

In linea di massima, tutti gli esercizi di allungamento sono utili. Ovviamente, la donna deve considerare l’ingombro del pancione e limitarsi a eseguire solo quelli consentiti dalla sua condizione. Ecco qualche esempio.

 

Per il mal di schiena

 

In piedi, con le gambe leggermente divaricate e le braccia alzate sopra la testa, piegare il busto verso sinistra, tenendo la posizione per 10 secondi. Ripetere dall’altra parte. Questo esercizio allunga la muscolatura del busto, contribuendo anche ad alleviare disturbi comuni verso la fine della gravidanza, come mal di schiena e sciatalgia.

 

Per rilassarsi

 

Per scaricare la tensione che si accumula a livello di spalle e collo e rilassare la mente si può eseguire questo semplice movimento. In piedi, intrecciare le dita con i palmi delle mani rivolti verso l’alto. Lentamente, allungare le braccia il più possibile verso il soffitto, guardando avanti. Mantenere la posizione per 20 secondi, facendo attenzione a non inarcare la schiena.

 

Per le gambe

 

Sedute a terra con le gambe allungate, piegare il ginocchio destro e appoggiare il piede all’esterno del ginocchio sinistro. La mano destra è appoggiata dietro la schiena e la sinistra sulla gamba flessa. Espirando, ruotare il busto verso la gamba flessa e con la mano sinistra spingere delicatamente il ginocchio. Mantenere la posizione per 30 secondi. Ripetere dall’altro lato. Questo esercizio sgranchisce le gambe e aiuta a combattere i crampi. 

In breve

TUTTI I GIORNI

Per arrivare davvero preparate al momento del parto, sarebbe  bene dedicare 10 minuti al giorno agli esercizi di stretching.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Fratello e sorella (solo da parte di madre) possono avere figli sani?

22/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

I figli di consanguinei hanno un alto rischio di nascere con anomalie genetiche e disturbi del neurosviluppo. Questa è la principale ragione per la quale nelle società organizzate sono vietate le unioni tra parenti stretti.   »

Dopo un aborto spontaneo quanto tempo ci vuole per cominciare un’altra gravidanza?

15/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Se un primo concepimento è avvenuto in pochi mesi, ci sono altissime probabilità (addirittura il 100%!) di avviare una nuova gravidanza entro sei mesi dall'aborto spontaneo.   »

Si può ridatare la gravidanza una seconda volta?

14/06/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La ridatazione ecografica può essere eseguita una volta sola nel primo trimestre (quando c'è più di una settimana di differenza tra il calendario ostetrico e le dimensioni effettive del feto), dopodiché se il bambino risulta più piccolo dell'atteso non si può più attribuire il dato a un concepimento...  »

Fai la tua domanda agli specialisti