Cosa far mangiare ai bambini a merenda?

Silvia Camarda A cura di Silvia Camarda Pubblicato il 15/09/2022 Aggiornato il 15/09/2022

Sana, nutriente, gustosa, leggera e varia: sono queste le caratteristiche che deve avere la merenda dei nostri bambini

idee per la merenda dei bambini

La merenda è un pasto importante per i bambini e non “un di più”. Ha lo scopo di “controllare” la fame tra il pranzo e la cena, fornendo il giusto apporto nutritivo in base agli impegni del bambino. È un pasto raccomandato da tutti i nutrizionisti. È importante , però, scegliere ingredienti giusti, evitando alimenti ricchi di sale, zucchero e grassi, e variarli ogni giorno.

Come organizzare una merenda per i bambini?

Oltre a essere salutare, la merenda deve soddisfare anche gli occhi dei bambini, perciò è importante anche presentarla nel modo migliore, giocando sugli accostamenti di colore, sulle forme spiritose che invogliano il piccolo.

Ecco alcune proposte di merende dolci e salate da alternare durante la settimana:

 

  • un frutto fresco di stagione (150 g);
  • una fetta di torta casalinga, prediligendo quelle semplici, tipo allo yogurt o alla frutta;
  •  acini di uva e parmigiano infilati in uno spiedino;
  •  una coppetta di fragole con qualche biscotto, tipo lingua di gatto;
  • una macedonia di frutta fresca con granella di nocciole o altra frutta secca;
  • una fetta di pane e pomodoro fresco con un cucchiaino di olio extra vergine d’oliva;
  • un vasetto di yogurt con frutta fresca di stagione a pezzettini;
  • 30 g di frutta secca (mandorle, nocciole, noci, pistacchi);
  • 30 g di frutta disidratata (albicocche, datteri, fichi).;
  • verdure crude (carote baby, finocchio, ravanelli, sedano) tagliate a tocchetti condite con hummus;
  • pop corn fatto in casa condito con un pizzico di sale o con cacao;
  • una fetta di pane con un cucchiaino di marmellata senza zucchero o miele;
  • una spremuta di agrumi;
  • un frullato di frutta fresca e latte parzialmente scremato;
  • due quadretti di cioccolato e una fettina di pane;
  • un gelato alla frutta.

L’acqua non dovrebbe mai mancare a merenda perché è il principale elemento delle cellule del corpo ed è essenziale per tutte le funzioni dell’organismo. Anche se priva di calorie, i nutrizionisti la considerano un alimento a tutti gli effetti che non deve mai mancare nella dieta giornaliera, tanto più in fase di crescita.

Quanta acqua devono bere i bambini al giorno?

I bambini devono bere, in proporzione, più dell’adulto. Il loro bisogno d’acqua è pari a 1,5 ml per caloria spesa che, mediamente, significa, per un bambino di 9 anni, 2 litri al giorno compresi i liquidi introdotti con i cibi. Oltre all’acqua si possono proporre succhi o centrifugati di frutta o di verdura preparati in casa o spremute di agrumi. In alternativa, per favorire una corretta idratazione, si possono offrire anche tisane alla frutta, soprattutto d’inverno, senza zucchero o con un cucchiaino di miele insieme a una fettina di torta casalinga.

Va, invece, ridotto il consumo di succhi di frutta industriali e di bibite gassate che contengono elevate quantità di zuccheri aggiunti che favoriscono l’aumento del grasso addominale e il rischio di obesità.

Nella fase preadolescenziale, il bambino potrebbe essere attratto dagli energy drink, bevande molto sconsigliate dai nutrizionisti e dai pediatri perché, oltre a essere ricche di zuccheri, contengono sostanze eccitanti (come la caffeina, la teina e la taurina) che sovrastimolano il sistema nervoso e cardiocircolatorio.

Cosa succede se il bambino non beve?

Il cervello è l’organo del corpo più ricco d’acqua, che ne costituisce il 75% della massa. Se non si assumono liquidi a sufficienza, le prime a soffrire sono, pertanto, le capacità intellettuali come la concentrazione e la memoria. Un deficit di liquidi indebolisce la facoltà di apprendimento e comporta un calo di prestazioni verso la fine della mattinata e nel tardo pomeriggio. Basta una perdita pari al 2% del peso per alterare la termoregolazione e limitare le capacità fisiche. Con una riduzione del 5% sopraggiungono i crampi, mentre con il 7% si manifestano le allucinazioni e si perde coscienza.

Quali sono le merendine che fanno meno male?

L’Unione Italiana Food insieme all’Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell’Adolescente, ha pubblicato una guida intitolata: “Facciamo merenda” per aiutare i genitori a scegliere il giusto spuntino pomeridiano. Gli esperti hanno redatto un planning settimanale di merende che tiene conto proprio dei fabbisogni energetici dei bambini e dei ragazzi dai 4 ai 17 anni suddiviso in quattro fasce d’età, dai 4 ai 17 anni. Tra i 56 diversi abbinamenti proposti, il vademecum “abilita” anche le merendine industriali, consigliandone, tuttavia, una frequenza di consumo moderato (1-2 volte alla settimana), poiché oggi le industrie alimentari, rispetto al passato, garantiscono una ripartizione dei nutrienti simile a quella consigliata dalle più accreditate linee guida alimentari.

Sì, quindi, alle merendine, senza promuoverne, però, un uso indiscriminato. A far male alla salute, infatti, non è la merendina in sé, quanto il consumo eccessivo.

Sempre un occhio all’etichetta

Leggere le etichette è assai utile per imparare a selezionare gli acquisti sulla base degli ingredienti presenti. La legge sull’etichettatura degli alimenti, infatti, impone di elencare tutti i componenti in ordine decrescente di quantità e nessuna azienda si assume il rischio commerciale di eluderla. Leggendo attentamente l’etichetta, quindi, sarà facile evitare di comprare prodotti troppi ricchi di grassi idrogenati e zuccheri semplici.

 

 

 
 
 

In sintesi

Quante calorie deve avere la merenda dei bambini?

Un’alimentazione intelligente ed equilibrata prevede 3 pasti principali (colazione, pranzo e cena) e 2 spuntini giornalieri (a metà mattina e a metà pomeriggio). La quantità di calorie da assumere a merenda varia a seconda dell’età e del sesso. Idealmente dovrebbe corrispondere al 5% delle calorie quotidiane, utili a fornire nuova energia, a mantenere stabile il livello di glucosio (zucchero) nel sangue durante il giorno e a difendere il bambino dagli eventuali attacchi di fame nel tardo pomeriggio, evitando così che mangi troppo a cena.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Si può dare l’acqua ai piccolissimi?

22/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Ad allattamento ben avviato, quindi più o meno dopo le prime settimane di vita, se ragionevolmente si ritiene che il bebè possa avere sete (o se si notano segni di disidratazione, come il pannolino asciutto per molte ore) gli si possono offrire piccole quantità d'acqua. Se fa numerose poppate nell'arco...  »

Coppia con bisnonni in comune: ci sono rischi per i figli?

22/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Il grado di parentela dovuto a bisnonni in comune non aumenta la probabilità di concepire figli con malattie ereditarie. A meno che vi siano persone malate o disabili tra i consanguinei in comune,   »

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti